Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 07.59

Presentato a Cremona il Piano annuale di diritto allo studio

Progettualità rinnovate e impegno economico confermato

| Scritto da Redazione
Presentato a Cremona il Piano annuale di diritto allo studio

Il Piano del diritto allo studio comprende tutto ciò che attiene alle competenze e alle responsabilità dell’Amministrazione comunale per favorire la frequenza e il successo scolastico degli alunni collaborando con la scuola per contrastare ogni forma di svantaggio che limiti la possibilità di apprendimento e di socializzazione, che promuova l’autonomia della scuola come comunità aperta al territorio e sostenga l’innovazione didattica.

Lo ha presentato questa mattina Maura Ruggeri, Vicesindaco con delega all’Istruzione, dopo il passaggio avvenuto nella competente commissione consiliare e prima che approdi in Consiglio comunale per l’approvazione, spiegando che si tratta di un documento di programmazione, basato sulla normativa nazionale e regionale.

«Un documento», dichiara la Vicesindaco», che restituisce la fotografia del sistema scolastico locale, il quadro degli interventi economici rispetto a tutte le voci che concorrono a garantire il diritto allo studio, uno strumento dinamico per sostenere il rapporto tra il mondo della scuola locale e gli attori del territorio, nonché utile per condividere e supportare l’autonomia e la capacità progettuale della scuola e per collaborare a reperire ulteriori risorse».

Il quadro economico, aspetto questo rilevante, resta confermato rispetto al passato: si tratta infatti di un impegno importante, a dimostrazione che tale investimento è prioritario per l’Amministrazione comunale. «Se ci limitiamo agli interventi finanziati sul Piano», prosegue la Vicesindaco, «l’ammontare è di 459.500,00 euro, ma se consideriamo anche tutti gli interventi collegati al diritto allo studio la cifra sale a 3.097.540,00 per un importo totale dedicato di ben 3.557.040,00».

Gli interventi economici riguardano il sostegno della programmazione educativa e didattica delle scuole e della frequenza degli alunni, i servizi collegati al diritto allo studio, quali la mensa, l’assistenza alla persona in ambito scolastico, i trasporti scolastici, le borse di studio, i contributi alle scuole statali e paritarie per la realizzazione di progetti didattici a integrazione dell’offerta curricolare, in base alle priorità tematiche concordate con l’Amministrazione.

Le azioni del Piano si concentrano sulla fascia di età tra 0 e 6 anni che, come stabilisce la normativa nazionale, comprende i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia, togliendo i primi dall’ambito dei servizi a domanda individuale e riconoscendo la scuola dell’infanzia come scuola a tutti gli effetti. A questo si aggiunge il rapporto scuola territorio con particolare attenzione al collegamento tra la scuola e il quartiere, nonché alle esperienze di scuola aperta che coinvolgono i soggetti a vario titolo interessati. Le altre azioni sono l’orientamento scolastico e lavorativo, il rapporto scuola mondo del lavoro e la formazione permanente degli adulti. «Alcuni progetti», chiarisce Maura Ruggeri, «hanno già alle spalle una storia importante ai quali dare continuità, ma il nuovo contesto normativo e sociale richiede di rivederli e di aggiornarli definendo nuovi momenti di condivisione con la scuola e con gli attori del territorio».

Per quanto riguarda il diritto allo studio gli assi prioritari proposti alle istituzioni scolastiche sono stati individuati la valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; apertura pomeridiana delle scuole; progetti di scuola aperta; prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo compreso il cyberbullismo; potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni; potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport.

Coerenti con queste linee sono alcuni progetti nuovi messi in campo dall’Amministrazione comunale e già attivi e a supporto alle scuole: la Guida on line per le scuole: offre tutta la gamma delle proposte e delle offerte alla scuola da parte di vari soggetti del territorio che passano al vaglio dell’Amministrazione comunale in modo che possa essere valutata in tempi adeguati per l’eventuale inserimento nella programmazione scolastica; il progetto Passepartout comprende tutte le proposte a oggi messe a fuoco connesse al rapporto con la realtà produttiva del territorio e al tema dell’orientamento inteso come accompagnamento in tutti i passaggi formativi e lavorativi rilevanti; il progetto Scuola benecomune come patto di collaborazione tra Comune, scuole, famiglie e volontari per piccoli interventi di manutenzione degli ambienti scolastici, di promozione della cultura del dono e del prendersi cura di quelli che sono appunto i beni comuni.

Infine, le proposte individuate sul piano metodologico sono gli incontri periodici con i dirigenti e insegnanti, la strutturazione dei passaggi informativi, la raccolta e condivisione dei dati, il confronto e la discussione sui fenomeni e sulle esigenze che via via emergono nella realtà locale, la definizione di accordi e patti che coinvolgano più soggetti rispetto ai quali l’Amministrazione può svolgere un ruolo di coordinamento e di regia. «A tale proposito», conclude la Vicesindaco Maura Ruggeri, «è fondamentale che le scuole facciano rete e pertanto la priorità sarà data agli accordi realizzati con questo metodo».

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