Domenica, 28 aprile 2024 - ore 16.36

Previdenza Camusso: il prestito pensionistico non va bene

Il segretario generale della Cgil: "Dagli edili ai vigili del fuoco, ci sono lavori impossibili a una certa età. L'idea del prestito non convince, serve un sistema di flessibilità ma non si capisce perché il lavoratore debba auto-prestarsi la pensione"

| Scritto da Redazione
Previdenza Camusso: il prestito pensionistico non va bene

"Non funziona questa idea che andare in pensione sia un desiderio dei singoli, chiamati allora a fare dei sacrifici". Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenuta nella trasmissione Agorà di RaiTre. Tornando sull'argomento previdenza, il leader di Corso Italia ha spiegato: "Sono tanti i lavori che non si riescono più a esercitare a una certa età, dagli edili ai vigili del fuoco. Ci sono poi lavori complicati come - in queste ore le cronache lo raccontano - essere maestre, in particolare della scuola dell'infanzia". Il riferimento è alle maestre arrestate per maltrattamenti nell'asilo privato di Pistoia.

Inoltre, a suo avviso, "la storia che si racconta del 'privato è bello' è solo una buona teoria, se poi non funziona un sistema serio di controlli e autorizzazioni che presuppongano alta professionalità. Ci vogliono regole per aprire un asilo, ci vogliono delle competenze. Nel pubblico si entra con specializzazioni, non semplicemente decidendo che si mettono dei soldi e c'è uno spazio. Credo che questa sia una fondamentale occasione per provare a dire che non c'è il fai da te nella scuola dell'infanzia, ma che ci sia bisogno di un grande rigore professionale".

Per rivedere le pensioni occorre "definire un sistema di flessibilità". Questo, ha spiegato, "presuppone che il lavoratore va in pensione: poi può decidere che se va degli anni prima e il montante dei suoi contributi determina un reddito pensionistico diverso da quello che può avere più avanti. Ma non si capisce perché debba auto-prestarsi la pensione, in ragione del fatto che c'è un automatismo nella norma che continua a prevedere che diventeremo sempre più anziani, senza tener conto di quando abbiamo iniziato a lavorare e per quanti anni". L'idea del prestito pensionistico, ovvero l'Ape ipotizzato dal governo Renzi, "non va, non va bene che non ci sia più una relazione tra i contributi che versi e l'esercizio della prestazione", ha concluso.

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