Primo maggio a Cremona: il lavoro al primo posto. Questo il titolo dell'iniziativa organizzata dalla coalizione che sostiene Gianluca Galimberti alle elezioni comunali del 25 maggio per la festa del lavoro. Dalle 16 alle 19 di giovedì 1 maggio, animazione in piazza Roma (giardini pubblici) con dj set, buffet equo solidale e stand delle liste. Intervengono il candidato sindaco Gianluca Galimberti e Mino Grossi in rappresentanza dei sindacati cremonesi. La coalizione nel punto due del programma, intitolato 'Cremona genera lavoro', parla di un Patto per il rilancio costituito da cinque azioni: mantenere e creare il lavoro a Cremona, sostenere e ascoltare le imprese di eccellenza, favorire l'accesso al credito per il lavoro autonomo, semplificare il lavoro e liberare le energie della città, sostenere attività di sviluppo e di fragilità lavorativa. L'iniziativa del primo maggio sarà l'occasione per lanciare la settimana dedicata al tema del lavoro, una serie di iniziative ed incontri incentrati sulla questione occupazionale a Cremona.
I 5 punti del programma di Galimberti e della coalizione di CentroSinistra .
1. Manteniamo e creiamo lavoro a Cremona: ripartiamo dal Polo Tecnologico. Valorizziamo la parte del progetto per la costruzione di spazi di co-lavoro per giovani e di start up. In particolare favoria- mo start up per la costruzione di applicazioni informatiche utili al turismo e al commercio e legate alla ricerca sul suono.
2. Sosteniamo e ascoltiamo costantemente le imprese di eccellenza del territorio percheÌÂ continuino a generare sviluppo e lavoro. In particolare il polo dolciario rappresenta a Cremona una realtaÌÂ di rilevanza nazionale: lo sviluppo di questo settore, anche in termini di ricerca e formazione, rappresenta una concreta opportunitaÌÂ di sviluppo per la cittaÌÂ. Inoltre, anche per rilanciare il settore manifatturiero, colpito duramente dalla crisi economica, seguiamo con attenzione intese possibili su aree strategiche d’interesse sovracomunale (ad esempio Tencara), per generare occupazione e dare origine a nuovi insediamenti produttivi sul nostro territorio.
3. Favoriamo l‘accesso al credito per il lavoro autonomo, unendo le forze della cittaÌÂ. Ci proponiamo, ad esempio, di svolgere una funzione di coordinamento che coinvolga tutti i soggetti della cittaÌÂ impegnati in questo ambito, anche attraverso un’attivitaÌÂ di informazione e di accompagnamento dei cittadini.
4. Semplifichiamo il lavoro e liberiamo le energie della cittaÌÂ. Anche in applicazione delle normative vigenti, intendiamo perseguire una semplificazione delle procedure amministrative, in sinergia con altri enti: meno burocrazia, piuÌÂ lavoro! In particolare proponiamo uno Sportello Unico per le AttivitaÌÂ Produttive (SUAP) efficace per le nostre imprese, che orienti e accompagni imprenditori e cittadini. Aumentiamo servizi informatici a servizio dei cittadini (open data, servizio al traffico e alla sosta, semplificazione di atti amministrativi, miglioramento del sito del Comune…). Infine, mettiamo a disposizione anche le conoscenze informatiche dell’amministrazione per start up di impresa giovane che potrebbero sorgere e in parte esistono, per la costruzione di pacchetti informatici sul commercio e sul turismo.
5. Sosteniamo attivitaÌÂ di sviluppo e situazioni di fragilitaÌÂ lavorativa, utilizzando le risorse con ef- ficienza e impiegando le possibilitaÌÂ offerte dalla leva fiscale.Combattiamo insieme agli altri Comuni italiani contro la rigiditaÌÂ del PATTO DI STABILITAÌÂ: Cremona da sola puoÌÂ fare ben poco, ma insieme ad ANCI puoÌÂ essere protagonista di una lotta per il cambiamento: cambiamo l’Europa anche da Cremona, per avere piuÌÂ Europa di sviluppo.Costruiamo possibilitaÌÂ reali affincheÌÂ i nostri figli non debbano abbandonare Cremona: progettiamo un Piano Locale Giovani per creare piuÌÂ occasioni di lavoro (incubatori di impresa, spazi di co-lavoro…), coordinando e sostenendo le potenzialitaÌÂ della cittaÌÂ, la presenza e le competenze di tanti giovani qualificati e lo sviluppo di nuove professionalitaÌÂ; per favorire l’incontro fra scuole professionali, impresa e universitaÌÂ; per costruire un Piano Culturale che veda i giovani protagonisti.
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