Prodi ha sbagliato. Il PD è nel caos? | G.C.Storti
Le affermazioni di Romano Prodi ( non rinnovo della tessera del Pd e di non partecipazione al voto delle primarie dell’8 dicembre p.v. ) non mi sono piaciute.
Mi sembrano risposte di ripicca ai famosi 101 parlamentari che non l’hanno votato.
Da Prodi mi sarei aspettato un comportamento “ più alto”, più distaccato, più poltico. Ma non sempre la razionalità supera i rancori. E’ un peccato.
Molti amici mi chiedono o sono convinti che il Pd sia nel caos. Ma è proprio così?
Oddio un po’ di confusione c’è , come negarlo.
La vicenda del tesseramento è emblematica di un partito che stenta , che fa fatica a trovare la sua identità e coesione politica .
Le dichiarazioni di Renzi relative alle “ pensioni” o ancor più in generale ad uno stato sociale che priveligerebbe gli anziani a scapito dei giovani, oppure le bordate al sindacato, oppure le critiche fumose all’Europa sicuramente non stabilizzano il quadro.
Un’altra polemica è stata aperta da Fioroni sul prossimo congresso del PSE che si terrà a Roma. Ma dove dovrebbe stare il PD se non in quella famiglia di progressisti europei? Nel PP? Nei liberali?
Suvvia non scherziamo. Se si smarrisce questo punto di riferimento europeo il PD si annulla, muore.
Certamente il dibattito congressuale sta decollando e Cuperlo si sta conquistando uno spazio ( nonostante i media storici della sinistra-vedi Repubblica- gli sono contro) grazie alle sue proposte concrete ed ai suoi ragionamenti , per me condivisibili.
Non so valutare il peso né di Civati né di Pittella. Non li vedo in partita.
Per chiudere secondo me il Pd non è nel caos ma immerso in una battaglia decisiva ed importante per il futuro di questo paese.
Fondamentale è non disertare le primarie dell’ 8 dicembre 2013 ed esprimere il voto per il segretario.
In ragione a chi vincerà il PD si collocherà o meno in uno scenario diverso: o di sinistra ( Cuperlo) o liberal-moderato ( Renzi). Vi sarà una compente di maggioranza ed una di minoranza. Importante per il PD sarà di rimanere unito.
Gian Carlo Storti
Cremona 10 novembre 2013
