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Putin: sull’Ucraina non si torna indietro, l’economia non preoccupa

Nella sua conferenza annuale Putin non ha lasciato spazio a dubbi e incertezze, come da tradizione in questa particolare occasione.

| Scritto da Redazione
Putin: sull’Ucraina non si torna indietro, l’economia non preoccupa

“Non ci faremo strappare i denti e gli artigli” ha detto il presidente russo, di fronte a un migliaio di giornalisti provenienti da tutto il mondo. Fuor di metafora voleva dire che la Russia non farà marcia indietro in Ucraina nonostante le minacce costituite dalle sanzioni dell’Occidente. Forte di un gradimento nei sondaggi che supera l’80%, lo “zar” non è apparso preoccupato neanche per la situazione economica, promettendo ai russi di rilanciare il paese in due anni.

L’Ucraina

Putin ha parlato per tre ore, molto lontano dal record di 4 ore e 40 minuti stabilito l’anno scorso. Oltre ad alcune domande definite frivole da molti media internazionali (concernevano la vita sentimentale del presidente o i biglietti dei parcheggi di Mosca o ancora la mancanza nei supermercati di catene straniere di tradizionali bevande russe), il Presidente russo ha dovuto rispondere ad altre ben più serie sul coinvolgimento russo in Ucraina. A chi gli chiedeva in che modo giustificasse l’operazione “punitiva” condotta nell’est ucraino, Putin ha risposto che “se c’è stata un’operazione punitiva, questa non è stata condotta dai russi ma da Kiev”. Per quanto riguarda i cittadini russi che hanno combattuto nel Dombas, il Presidente russo ha detto “che non è possibile chiamarli mercenari, non li ha pagati nessuno, hanno risposto alla chiamata del cuore”. L’annessione della Crimea? Un evento amplificato dall’Occidente: “anche se la Russia non avesse annesso la Crimea, l’Occidente avrebbe trovato un altro modo per attaccarci”. Putin ha precisato che “non ci faremo ridurre a un orso di pezza” nonostante il tentativo di Usa e Unione Europea di costruire un nuovo muro di Berlino.

La situazione economica

Per quanto riguarda la svalutazione del rublo e il calo del prezzo del petrolio che stanno cominciando a preoccupare i russi, Putin ha mantenuto un certo distacco. Non si può parlare di vera crisi economica, se c’è qualche problema esso è causato dall’attacco combinato dei paesi occidentali. In ogni caso ci vorranno al massimo due anni per tornare a crescere, questo il pensiero del Presidente russo che, tuttavia non ha indicato le misure concrete che intende adottare. Solo l’economia può determinare l’erosione all’alto consenso di Putin. Quando qualcuno gli ha chiesto se è preoccupato di possibili colpi di mano contro la sua autorità, Putin ha accusato l’opposizione di essere al servizio di potenze straniere. In Russia “la differenza tra opposizione e quinta colonna di traditori è molto sottile” ha detto il Presidente russo.

DA BUONGIORNO SLOVACCHIA, IL 19 DICEMBRE 2014

 

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