Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 00.35

QUANDO LA SCELTA SULL'EUROPA E' TESTIMONIANZA DI CONOSCENZA (di Omar Cattaneo Fim-Cisl)

Preocupazione, paura oppure disagio? Non sono in grado di determinare quale sentimento prevale nel pensare al mio rapporto e alla mia conoscenza fattiva dell'Europa.

| Scritto da Redazione
QUANDO LA SCELTA SULL'EUROPA E' TESTIMONIANZA DI CONOSCENZA (di Omar Cattaneo Fim-Cisl)

QUANDO LA SCELTA SULL'EUROPA E' TESTIMONIANZA DI CONOSCENZA (di Omar Cattaneo Fim-Cisl)

Preocupazione, paura oppure disagio? Non sono in grado di determinare quale sentimento prevale nel pensare al mio rapporto e alla mia conoscenza fattiva dell'Europa.

Se viaggio a ritroso con la mente dal 1989, data del crollo del muro di Berlino, mi rimangono impresse alcune date: 1992 Trattato di Maastricht: l'€uro prende forma, dopo il disegno abbozzato nel 1950; articolo 8 del Trattato sancisce il superamento della cittadinanza nazionale e si parla di cittadinanza europea. 2001 si definiscono i Diritti Fondamentali dell'Unione europea; 2005 Rigettata la Costituzione europea da parte di due Paesi fondatori: l'Olanda e la Francia. la discussione sulla Costituzione europea ritorna nel 2009 anno del Trattato di Lisbona, ma anche anno in cui la crisi si acuisce ancora di più; una crisi senza precedenti, che vede l'Europa comportarsi in modo diverso e, dal mio punto di vista, poco lungimirante rispetto agli Stati Uniti. L'austerità nel nostro Continente prende il sopravvento ed allarga la forbice delle disuguaglianze, mentre negli States nel 2008 si attivano una politica fiscale espansiva ed un programma di espansione monetaria che portano ben oltre al 3% del rapporto deficit/Pil, facendo riprendere in tempi rapidi l'economia del Paese e permettendo a distanza di sei anni  di ritornare ai livelli occupazionali pre-crisi. In questo scenario l'essere europeo inizia a vacillare, per fare posto alle paure dettate dalla crisi finanziaria, dall'immigrazione, dalla derogolamentazione e dalla delocalizzazione.

Giusto o sbagliato stare in Europa? Non lo so dire; sicuramente non è possibile una verifica controfattuale, ma cerco di interrogarmi con due domande per capire come orientarmi, facendo miei gli esempi del professor Becchetti, docente di economia civile: in un temporale sento un tuono dopo un fulmine, ma quale è l'uno la causa dell'altro? Paragono la scelta di stare dentro o fuori dall'Europa alla mia decisione di prendere o meno un aereo; la scelta la devo fare prima di esserci salito altrimenti non ha più senso: salito sull'aereo posso solo pensare di scendere, buttandomi giù con un paracadute, ma il risultato è la mia morte, situazione più negativa rispetto a rimanere sull'aereo anche in presenza di turbolenze.

Penso, che la scelta migliore da fare sia essere protagonista dell'Europa che vorrei, in modo da dare il mio contributo per passare dal tempo condizionale al tempo presente. il rilancio dell'Europa passa da una nuova azione politica, mirando agli Stati Uniti d'Europa, vecchio progetto, nuovo contenuto: un patto di stabilità flessibile, un'azione inclusiva che promuova rispetto, dignità umana, diritti e una democrazia che abbia nel proprio dna organismi più leggilbili e un processo decisionale più trasparente a maggioranza e non all'unanimità che, come oggi, ingessa qualsiasi azione. Lavorare tutti insieme per l'equità e la sicurezza sociale, per il potenziamento delle infrastrutture, per una tassazione più equa e per la lotta al dumping sociale. Il conseguimento di tali obiettivi, insieme allo sviluppo dell'economia solidale porta ad un'educazione coerente e prospettica dei cittadinie, di conseguenza, aumenta la fiducia fra gli stati membri.

Io scelgo l'Europa proprio perchè informandomi, ho scelto di fare parte di una comunità e di esprimere fiducia nella comunità in cui vivo; il collante sociale di tutto questo è l'euro, che ogni giorno rinnova la fiducia gli uni negli altri di 350 milioni di persone, che da 70 anni mi permette di vivere in un continente dove regna la pace, perchè non voglio vivere la stagione di diversi anni fa dell'Argentina, visto l'evoluzione della produzione, perchè mi ha ridotto a zero l'inflazione e perchè non voglio vivere male come negli anni '80. Scelgo l'Europa perchè il tuono è il motivo del fulmine anche se viene dopo, perchè salito su un aereo mi attivo io per superare le paure delle turbolenze ed insieme agli altri mi ingegno a trovare proposte che consolidano lo sviluppo di scelte consapevoli per un futuro di coesione sociale, dove la persona è ciò che conta e dove l'ambiente in cui vivo esprima la comunità generativa.

Omar Cattaneo Segretario Generale Fim Cisl Asse del Po (Cremona-Mantova)

 

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