Questo Renzi non mi piace |G.C.Storti
Dopo l’uscita di Renzi sul no all’indulto ed all’amnistia le reazioni sono state diverse e trasversali. Quella della radicale Bonino, Ministro degli Esteri, è stata la più simpatica: “ Se questo è il nuovo ridateci pure il vecchio”.
In effetti l’uscita di Renzi, in perfetta discontinuità con le elaborazioni della sinistra riformista e del democratici liberali, tiene conto solo , rispetto ai sondaggi, che gli italiani sono contrari all’amnistia ed all’indulto.
Certo Renzi ha bisogno di vincere il congresso del PD e gioca tutte le carte anche quelle meno linde ( destabilizzando Letta).
Però si trova in ottima compagnia. Con lui sono d’accordo la Lega, Il Movimento 5 Stelle e settori molto conservatori della società.
E’ questo l’asse culturale che vuole proporre per il nuovo PD ?
Un conto è un ragionamento , che la sinistra ha sempre fatto e sta tutt’ora facendo sulle cause che portano al sovraffollamento delle carceri e quindi ragionare sulle depenalizzazioni di alcuni reati ( quali quello di clandestinità e quelli relativi alla legge Giovanardi sulle droghe) ed alla fine del percorso arrivare alla amnistia ed all’indulto , un altro è dire “ no all’amnistia ed indulto in quanto la pena deve essere scontata”.
Ma sa Renzi che uno stato moderno si pone l’obiettivo di “redimere” e rieducare il carcerato?.
Ma pare non saperlo e si ferma solo al primo capitolo ovvero che deve scontare la pena.
Nelle successive dichiarazioni ha tentato di correggere il tiro, pur confermando le sue critiche a Napolitano.
Insomma come qualcuno ha fatto notare ragiona e parla come Grillo. Oddio non belle le parole giustificazioniste di Franceschini pare che anche a lui interessi non perdere il congresso visto che con una mossa da inversione ad U si è messo a sostenere Renzi. Dove sta la coerenza?
2013-10-14