Regionali, Ruotolo (Pd): una vittoria netta. Preoccupa astensione
"Una vittoria netta, resa ancora più significativa dalla debacle della Lega del generale Roberto Vannacci, fermo sotto il 5%. I risultati delle Marche e della Calabria bruciavano, lo sappiamo: erano sfide difficili in terre da tempo in mano alla destra. Ma con la Toscana possiamo dire che siamo più che mai vivi e che la remuntada passa ora dal voto di novembre in Campania e in Puglia. Noi ci siamo: stiamo costruendo, con il campo largo, la coalizione che nel 2027 sfiderà Giorgia Meloni per il governo del Paese. L’unica strada è stare insieme: perché solo insieme batteremo la destra, e solo insieme costruiremo il futuro dell’Italia. Ma c’è un dato che non possiamo ignorare: l’astensionismo. Ha votato appena il 47,73% degli aventi diritto, 15 punti in meno rispetto al 2020. È una tendenza che attraversa l’Italia e l’Europa. Un astensionismo figlio della percezione che la democrazia non funzioni più. Non è solo rabbia o delusione: è rassegnazione. E la rassegnazione è il terreno più fertile per i nazionalismi e le destre sovraniste, che parlano di 'popolo e nazione' mentre svuotano la politica di popolo e di democrazia. Oggi il primo partito, ovunque, è quello di chi non vota. Ma l’antidoto esiste: ricostruire fiducia, rimettere al centro diritti e partecipazione, restituire voce e potere reale alle comunità. Una politica che ascolta, che si fa prossima, che offre risposte concrete su lavoro, giustizia sociale e ambiente può invertire la rotta. Perché la democrazia non muore quando perde consensi: muore quando smette di essere credibile."
Così Sandro Ruotolo, componente della segreteria nazionale ed europarlamentare, in un post su Facebook.
Roma, 14 ottobre 2025
"Una vittoria netta, resa ancora più significativa dalla debacle della Lega del generale Roberto Vannacci, fermo sotto il 5%. I risultati delle Marche e della Calabria bruciavano, lo sappiamo: erano sfide difficili in terre da tempo in mano alla destra. Ma con la Toscana possiamo dire che siamo più che mai vivi e che la remuntada passa ora dal voto di novembre in Campania e in Puglia. Noi ci siamo: stiamo costruendo, con il campo largo, la coalizione che nel 2027 sfiderà Giorgia Meloni per il governo del Paese. L’unica strada è stare insieme: perché solo insieme batteremo la destra, e solo insieme costruiremo il futuro dell’Italia. Ma c’è un dato che non possiamo ignorare: l’astensionismo. Ha votato appena il 47,73% degli aventi diritto, 15 punti in meno rispetto al 2020. È una tendenza che attraversa l’Italia e l’Europa. Un astensionismo figlio della percezione che la democrazia non funzioni più. Non è solo rabbia o delusione: è rassegnazione. E la rassegnazione è il terreno più fertile per i nazionalismi e le destre sovraniste, che parlano di 'popolo e nazione' mentre svuotano la politica di popolo e di democrazia. Oggi il primo partito, ovunque, è quello di chi non vota. Ma l’antidoto esiste: ricostruire fiducia, rimettere al centro diritti e partecipazione, restituire voce e potere reale alle comunità. Una politica che ascolta, che si fa prossima, che offre risposte concrete su lavoro, giustizia sociale e ambiente può invertire la rotta. Perché la democrazia non muore quando perde consensi: muore quando smette di essere credibile."
Così Sandro Ruotolo, componente della segreteria nazionale ed europarlamentare, in un post su Facebook.
Roma, 14 ottobre 2025



