Industria: Misiani (Pd), produzione in calo da oltre due anni. Governo brancola nel buio
“I dati diffusi oggi dall’Istat sulla produzione industriale sono allarmanti. Ad agosto 2025 l’indice destagionalizzato è diminuito del 2,4% rispetto a luglio e del 2,7% su base annua, segnando un calo diffuso in tutti i comparti produttivi. È l’ennesimo segnale di un andamento negativo che prosegue, quasi ininterrotto, da oltre due anni. La triste realtà è che l’Italia si sta progressivamente deindustrializzando e il governo brancola nel buio e continua a sbagliare rotta.
“I dati diffusi oggi dall’Istat sulla produzione industriale sono allarmanti. Ad agosto 2025 l’indice destagionalizzato è diminuito del 2,4% rispetto a luglio e del 2,7% su base annua, segnando un calo diffuso in tutti i comparti produttivi. È l’ennesimo segnale di un andamento negativo che prosegue, quasi ininterrotto, da oltre due anni. La triste realtà è che l’Italia si sta progressivamente deindustrializzando e il governo brancola nel buio e continua a sbagliare rotta.
Con l’ultima legge di bilancio sono stati tagliati drasticamente i fondi per le politiche industriali, a partire dal fondo automotive, che aveva rappresentato una misura strategica per la riconversione e la transizione ecologica del settore. Anche il programma Transizione 5.0, presentato come la grande innovazione del governo Meloni, si è rivelato un fallimento: a poco tempo dalla scadenza, nonostante l’accelerazione degli ultimi mesi, solo il 35% delle risorse stanziate è stato prenotato o utilizzato.
Un risultato del tutto deludente. La fine dei programmi di incentivazione 4.0 e 5.0 apre una fase molto preoccupante per il nostro tessuto produttivo. Serve una netta inversione di rotta: la prossima legge di bilancio deve rilanciare le politiche industriali, sostenendo l’innovazione e il risparmio energetico, con incentivi più semplici, accessibili ed efficaci, capaci di recuperare davvero gli obiettivi di Transizione 5.0.
Servono però misure incisive e dotate di risorse importanti, non i pannicelli caldi prefigurati nel Documento di programmazione di finanza pubblica presentato dal governo. Senza una strategia industriale solida, l’Italia rischia di restare ai margini della nuova competizione globale, perdendo occupazione e capacità produttiva. È tempo che il governo smetta di tagliare e fare propaganda e torni a investire nel futuro dell’industria italiana”.
Così in una nota Antonio Misiani, responsabile Economia nella segreteria nazionale del Pd.
Così in una nota Antonio Misiani, responsabile Economia nella segreteria nazionale del Pd.



