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Revisione della spesa? No, solo tagli.Parte la protesta.

| Scritto da Redazione
Revisione della spesa? No, solo tagli.Parte la protesta.

Revisione della spesa? No, solo tagli.Parte la protesta | Cgil-Cisl-Uil
A Cremona attivo unitario il 18 luglio 2012 delle categorie della Funzione Pubblica e della Scuola.
UN’ASSEMBLEA TERRITORIALE UNITARIA
di tre ore
· delle RSU della Funziona Pubblica, della Scuola e dell’AFAM di tutti i luoghi di lavoro
· dei Terminali Associativi accreditati (solo per scuola statale)
il giorno 18/7/2012
dalle ore 9.00 alle ore 12.00
presso il Salone Bonfatti – CGIL Cremona (Via Mantova 25)
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Gli sprechi rimangono e i servizi pubblici languono.
Contro la revisione della spesa tutta a danno dei cittadini parte la mobilitazione.
Le iniziative dei sindacati. In autunno sarà sciopero.
Il sindacato non ci sta. Ancora un'aspettativa delusa da questo governo: non hanno avuto il
coraggio di intervenire sugli sprechi, sulle rendite di posizione, sui privilegi a carico dei
contribuenti, e hanno infierito ancora sui servizi essenziali, dall'istruzione alla sanità, e sulla
ricerca. La protesta è inevitabile, nonostante il caldo e le ferie.
Le iniziative già programmate
Il 19 luglio presidio davanti a palazzo Vidoni organizzato dalle categorie del pubblico impiego di
CGIL e UIL, per rivendicare una radicale revisione della manovra e l'immediata attuazione
dell'Intesa sul lavoro pubblico.
Il 24 luglio si terrà un'assemblea nazionale pubblica unitaria dei lavoratori della ricerca aperta
alle forze politiche e ai presidenti degli enti.
Infine, il 20 ottobre una grande manifestazione nazionale.
Le decisioni del nostro Comitato Direttivo nazionale
Il Comitato Direttivo nazionale della FLC CGIL, che nei giorni scorsi ha esaminato il
provvedimento sulla spending review ha approvato il "pacchetto" di iniziative e la mobilitazione,
ha anche proposto che in autunno si proclami lo sciopero generale.
Ma la mobilitazione deve essere diffusa continua e capillare con presidi anche sotto le
prefetture e richieste di incontro alla forze politiche e agli amministratori locali.
La FLC ha anche deciso che nel comparto scuola, fin dal primo giorno di lezione, saranno
organizzate iniziative in tutti gli istituti e nei territori. "La quantità dei tagli, l'aumento dei
carichi di lavoro per docenti, educatori, ATA e dirigenti richiedono un efficace programma di
lotta senza escludere anche forme eclatanti come l'astensione dalle prestazioni aggiuntive e
un'ulteriore serie di iniziative che articoleremo nei prossimi giorni.
Le RSU devono essere il centro di una capillare informazione sulle nostre proposte per ricostruire
scuola, università, ricerca e AFAM e per sollecitare alle forze politiche un radicale cambiamento
di rotta sulla conoscenza pubblica che rispetti l'autonomia della rappresentanza sociale e ampli
gli spazi di democrazia e partecipazione".
"Questa manovra - si legge nel documento approvato al direttivo - è semplicemente un insieme
di tagli alla spesa sociale con un evidente carattere depressivo che provocherà la riduzione dei
servizi, degli investimenti, dell'occupazione e di diritti universali come l'istruzione e la salute". E a
pagare "un prezzo salatissimo" saranno ancora una volta i lavoratori, i precari, i pensionati, i
giovani e le donne; la scuola, l'università e la ricerca.
"La spending review conferma, quindi, le vecchie logiche dei tagli alla spesa pubblica che tanto
male hanno già fatto al Paese, rovesciando i principi di giustizia, di eguaglianza, solidarietà e
benessere sociale incardinati nella nostra Costituzione. [...] L'assenza di soluzioni adeguate alla
crisi sta distruggendo i diritti di cittadinanza e i diritti al lavoro e nel lavoro.
FLC CGILCREMONA CON DIRITTO DI AFFISSIONE ALL’ALBO SINDACALE
È così che si alimenta l'antipolitica, perché la politica appare sempre più lontana dai linguaggi,
dalle esigenze e dalle emozioni delle persone".
La FLC CGIL propone di lanciare un piattaforma confederale i cui pilastri siano:
· attuazione del piano per il lavoro;
· redistribuzione della ricchezza;
· modifiche dell'iniquo sistema pensionistico e delle norme sul mercato del lavoro;
· introduzione di misure fiscali eque;
· rinnovo dei contratti pubblici e privati, attuazione dell'intesa sul lavoro pubblico del 3
maggio 2012 e difesa del ruolo negoziale e confederale del sindacato;
· estensione dei diritti sociali e di cittadinanza.
"Vogliamo unire ciò che la crisi frantuma e divide, mettendo al centro delle lotte le condizioni di
lavoro nei nostri settori, a partire dalla riconquista del contratto nazionale, per dare un nuovo
senso alla funzione della conoscenza pubblica che non deve mai essere piegata alle logiche del
mercato, ma deve essere un diritto delle persone".
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A CREMONA E’ STATA INDETTA UNITARIAMENTE DALLE CATEGORIE CONFEDERALI
RAPPRESENTANTI IL PUBBLICO IMPIEGO, LA SCUOLA L’UNIVERSITA’, LA RICERCA E
L’AFAM, UN’ASSEMBLEA PER I DELEGATI PER IL PROSSIMO 18 LUGLIO:
Le Segreterie Provinciali di Cremona
FP CGIL, FLC CGIL, CISL PA, CISL SCUOLA, UIL FP e UIL SCUOLA
convocano
UN’ASSEMBLEA TERRITORIALE UNITARIA
di tre ore
· delle RSU della Funziona Pubblica, della Scuola e dell’AFAM di tutti i luoghi di lavoro
· dei Terminali Associativi accreditati (solo per scuola statale)
il giorno 18/7/2012
dalle ore 9.00 alle ore 12.00
presso il Salone Bonfatti – CGIL Cremona (Via Mantova 25)
con il seguente ordine del giorno:
· APPROFONDIMENTO E COMMENTO del Decreto Legge 95 del 6/7/2011
(Spending Review)
"Una manovra d'emergenza priva di progettualità, una mannaia per i servizi pubblici resi ai
cittadini e per i lavoratori che li offrono".
"Per fare cassa si è preferita una scorciatoia, negando ogni confronto nonostante la disponibilità
mostrata appena un mese fa dalle organizzazioni sindacali con la sottoscrizione di un'intesa
unitaria frutto di una vera mediazione. Una disponibilità che avrebbe permesso una riforma e una
revisione di spesa incisive. Siamo invece giunti alla confusa sommatoria di tagli lineari: al
personale, alla spesa sanitaria, al sistema formativo, alla ricerca, alla presenza dello Stato sul
territorio. Una mannaia che, dal taglio degli organici a quello ai buoni pasto, passando per
un'irrazionale riorganizzazione del sistema giudiziario e un'insopportabile colpo alle autonomie
locali, si abbatterà ancora una volta sulla qualità dei servizi. Una riduzione del reddito
immateriale delle persone in carne ed ossa che si aggiungerà al pesante aumento della pressione
fiscale.

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