Sabato, 11 maggio 2024 - ore 17.10

Rif. Comunista: ‘Vietati banchetti referendum. Renzi-Alfano, paura del popolo?’

L’invito: «Domenica 17 aprile votiamo in massa SÌ, e poi tutti a firmare per i nuovi quesiti referendari»

| Scritto da Redazione
Rif. Comunista: ‘Vietati banchetti referendum. Renzi-Alfano, paura del popolo?’

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea (nella foto), e Maurizio Acerbo, responsabile Democrazia di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, dichiarano: «Non è solo la Questura di Roma a negare l’autorizzazione per i banchetti di raccolta firme per i referendum per il prossimo weekend. Notizie analoghe ci giungono da altre città italiane. Va innanzitutto chiarito se all’origine di questi divieti antidemocratici ci sia una direttiva del Ministero a prefetti e questori perchè è fortissima la sensazione che non si tratti di decisioni assunte da singole questure. È in atto, da parte del Governo Renzi e del Ministro Alfano, un tentativo di boicottaggio delle campagne referendarie partite lo scorso fine settimana. Le motivazioni appaiono pretestuose visto che non vi è contrasto tra la raccolta delle firme su nuovi quesiti e le norme che disciplinano il silenzio elettorale. Applicando il medesimo orientamento arbitrario in un quinto dei comuni italiani, tra cui le più grandi città del Paese, per ben due fine settimana non si potranno raccogliere le firme anche in occasione della tornata amministrativa. Un danno enorme per campagne che richiedono la raccolta di almeno 500 mila firme entro tre mesi dall’inizio. Renzi e Alfano hanno paura del popolo? Temono i referendum sull’Italicum, la scuola, il Jobs Act, l’ambiente e i beni comuni come quello di domenica sulle trivelle? Non ci stupisce che chi ha smontato la Costituzione inviti per il referendum di domenica all’astensione e neghi ora persino l’esercizio di fondamentali diritti costituzionali. Invitiamo il governo a fare marcia indietro e i cittadini a votare in massa SÌ domenica 17 fin dal primo mattino per dare una lezione di democrazia e partecipazione a questo esecutivo prepotente e arrogante».

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