Martedì, 23 aprile 2024 - ore 18.38

Riprendiamoci i nostri valori di Sante Gerelli (Gussola)

Era il 1969, svolgevo il servizio militare a Palermo, in una caserma con pochi militari, circa un centinaio, parecchi dei quali si dichiaravano comunisti o vicini alla sinistra.

| Scritto da Redazione
Riprendiamoci i nostri valori di Sante Gerelli (Gussola)

Egregio Direttore il momento politico che stiamo attraversando mi spinge  a ripensare a fatti che mi hanno accompagnato nel tempo.

Era il 1969, svolgevo il servizio militare a Palermo, in una caserma con pochi militari, circa un centinaio, parecchi dei quali si dichiaravano comunisti o vicini alla sinistra.

In quel periodo divenni amico  di un compagno della provincia di Varese, anche lui era segretario della sezione del PCI del suo paese, prima di congedarmi  mi scrisse una poesia, la quale in poche righe racchiudeva i sentimenti sociali e politici che attraversavamo noi giovani.

“Rosso”

Perché anche da qua non posso gridare al rosso dei tramonti,

Perché non grido più al rosso delle fucine, al rosso dei mattoni.

Al rosso del sangue del mondo oppresso,

perché da adesso non grido più al rosso di una bandiera.

….ma lo sospiro sottovoce, “Amico Rosso”

Poche righe che abbracciavano i valori che ci portavamo appresso.

L’ambiente, il mondo dei lavori, le lotte di liberazione dei popoli contro il colonialismo e l’imperialismo, la guerra nel Vietnam, l’appartenenza o la militanza in una forza politica.

Sensibilità che  fanno a pugni con l’attuale situazione politica.

Con i cambi continui di casacca dei parlamentari, con la monetizzazione della politica, motivi con i quali si cerca di fare diventare disvalori i valori in cui  abbiamo creduto.

Una riflessione questa che spero non essere l’unico ad affrontarla.

Gerelli Sante Circolo S.EL.-Sinistra  Italiana Gussola

 

 

 

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