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Sabato 10 ottobre Cremona omaggia Giuseppe Verdi nell’anniversario della nascita

L’appuntamento si colloca nell’ambito del progetto che riscopre i luoghi di Monteverdi e Verdi

| Scritto da Redazione
Sabato 10 ottobre Cremona omaggia Giuseppe Verdi nell’anniversario della nascita

Sette comuni di due regioni diverse, Lombardia ed Emilia Romagna, il 15 maggio scorso, anniversario della nascita di Claudio Monteverdi, nella cornice della Piazzetta Piacenza a Expo, sottoscrivevano il protocollo d’intesa per la valorizzazione e il sostegno culturale e turistico dei territori e per creare sinergie tra diversi segmenti turistici.

Nello stesso luogo, sabato 10 ottobre, alle 17:00, l’Assessore alla Città vivibile e alla Rigenerazione Urbana con delega al Turismo Barbara Manfredini ricorderà Giuseppe Verdi, nato il 10 ottobre 1813, illustrando la Stagione d’Opera 2015 del Teatro Ponchielli, che rende omaggio al melodramma italiano, attraverso una programmazione che valorizza la tradizione musicale del nostro Paese, anche grazie all’ampio impiego di artisti italiani sia nei cast vocali sia tra i registi e i direttori d’orchestra coinvolti. Da Monteverdi dunque, unanimemente riconosciuto come il padre del melodramma, a Verdi, il più famoso e celebre compositore operistico italiano.

Dopo l’inaugurazione con La Bohème di Puccini, la stagione al Ponchielli prosegue con quattro spettacoli nel segno della tradizione del melodramma e dell’italianità e si conclude proprio con un’opera di Verdi, Un ballo in maschera (4 e 6 dicembre), che sarà diretto da Pietro Mianiti, attivo sia in ambito lirico che concertistico, con un progetto registico curato da Nicola Berloffa, con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano e il Coro OperaLombardia (maestro del coro Antonio Greco). Un’opera tra le più intense del grande compositore: all’epoca, infatti, era ritenuto assai oltraggioso mettere in scena un regicidio e Verdi fu così costretto a trasformare Gustavo III di Svezia in Riccardo, governatore di Boston: il dramma storico originale venne così a perdersi, risultandone tuttavia esaltato, anche grazie a una travolgente inventiva melodica, l’approfondimento delle vicende e delle passioni dei vari personaggi, in quello che Gabriele D’Annunzio definì «il più melodrammatico dei melodrammi».

A Cremona, per celebrare attraverso la musica Giuseppe Verdi, sabato 10 ottobre, alle 20:30, nella Sala Manfredini del Museo Civico Ala Ponzone è in programma il concerto Da Monteverdi alla memoria di Verdi. Una serata che vede protagonisti i due ensemble, vocale e strumentale, Il Continuo. Il primo è composto dai soprani Simonetta Anelli, Federica Pecorari, Angela Tralli, Donata Zaghis, dai contralti Stefania Bellini, Cosetta Bozzoni, Paola Cavalli e Germana Seletti, dai tenori Ruben Buccheri, Ivan Cerri, Lorenzo Donato e Giuliano Gusberti, dai bassi Rosolino Baronio, Massimo Frosi e Lazzaro Galli, Maestro del Coro Isidoro Gusberti. L’ensemble strumentale vede al violino e alla viola Silvia Colli, al violino Renata Spotti, al violoncello Gioele Gusberti e all’organo Donatella Busetto. L’ingresso è libero con assegnazione dei posti. I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del Museo Civico (orari di apertura dalle 10:00 alle 17:00, domenica compresa).

Il concerto, diviso idealmente in due parti, mira a illustrare innanzitutto il patrimonio musicale più antico, che lo stesso Verdi conobbe e che lo segnò. Nella seconda parte invece vengono presentati tre autori che nel corso della loro vita influenzarono la sua vita: Francesco Basily fu il commissario che nella Milano della metà dell’Ottocento bocciò il giovane Giuseppe, mentre Ferdinando Provesi fu il primo maestro e mentore di Verdi, in ultimo, a chiusura del concerto, il Requiem che Puccini scrisse in memoria proprio del maestro morto nel 1901.

L’appuntamento musicale si colloca nell’ambito del progetto Alla scoperta dei luoghi di Monteverdi e Verdi, progetto che nasce dall’accordo, siglato appunto il 15 maggio 2015, tra Cremona, Busseto, Castelvetro Piacentino, Villanova d’Arda, Podenzano, Piacenza e Parma nel segno dell’unione delle terre natali di questi due grandi musicisti, per il rilancio culturale e turistico delle varie realtà che si affacciano sulle sponde del grande fiume.

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