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SAN SIGISMONDO: IL 15 SETTEMBRE APRE IL CHIOSTRO

| Scritto da Redazione
SAN SIGISMONDO: IL 15 SETTEMBRE APRE IL CHIOSTRO

L’ANNIVERSARIO DELLA DEDICAZIONE DELLA CHIESA CON APERTURA DEL CHIOSTRO MONASTICO
Come consuetudine nel mese di settembre il complesso monastico di S. Sigismondo, a Cremona, apre le sue porte ai visitatori. Così domenica 15, in occasione dell’anniversario della dedicazione della chiesa, coro, chiostro e refettorio saranno visitabili dalle 9 alle 10.30 e dalle 14 alle 17.30. L’Associazione “Amici del Monastero di S. Sigismondo” mette a disposizione, come gli scorsi anni, guide turistiche gratuite con partenze dei gruppi ogni 20/30 minuti circa già dal momento dell’apertura. Ai visitatori verrà offerto un omaggio a ricordo della visita.

Nel chiostro sarà possibile visitare alcuni pannelli a tempera realizzati da suor Maria Benedetta Smerieri, monaca del Monastero S. Giuseppe, sulla vita claustrale domenicana. Attraverso il linguaggio delle immagini i visitatori potranno seguire i momenti della giornata monastica scandita da preghiera, lavoro, carità fraterna.

Sarà presentato, inoltre, su pannello illustrativo, il nuovo progetto di riscaldamento della Chiesa, approvato dalla Soprintendenza, che sarà installato a novembre e che favorirà la preghiera anche nei rigidi mesi invernali.

In occasione della solennità della dedicazione e dell’apertura alla visita del chiostro e del refettorio monastico le celebrazioni liturgiche avranno questi orari: Primi Vespri sabato 14 settembre alle 18; Messa solenne domenica 15 settembre alle 11 e Secondi Vespri alle 18.

 

Orari festivi e feriali della chiesa e come raggiungerla

La chiesa è aperta ogni giorno dalle ore 6.45 alle 12 e dalle 15 alle 18.30. Le celebrazioni festive prevedono in chiesa i Primi Vespri alle 18.00 (sabati e vigilie festivi); la Messa alle 11 e i Secondi Vespri alle 17.

Nei giorni feriali si celebrano alle 7 la Messa, seguita dalle Lodi Mattutine e dall’Ora Terza, i Vespri, invece, sono  alle 18.

La chiesa e il Monastero sono situati nei pressi dell’Ospedale Maggiore di Cremona e sono facilmente raggiungibili: in auto, seguire le indicazioni stradali per l’Ospedale (uscire dalla città in direzione Parma); con i mezzi pubblici, prendere le linee in direzione Ospedale e Bagnara/Bonemerse.

 

La costruzione della chiesa e del monastero di S. Sigismondo: 550 anni (1463 – 2013)

Il 25 ottobre 1441 Bianca Maria, ultima erede dei Visconti, andò sposa a Francesco Sforza, figlio del condottiero Muzio Attendolo: Bianca Maria portava con sé una dote sontuosa, che comprendeva la città di Cremona; e per questo motivo la cerimonia di nozze, fastosa come si addiceva all’importanza dell’avvenimento, si svolse nella piccola, antichissima chiesa di S. Sigismondo, posta poco lontano dalla città.

Vent’anni dopo, il 20 giugno 1463, Bianca Maria volle ricostruire il monastero e una nuova grande chiesa sul luogo della cappella antica che aveva visto le sue nozze, come preghiera – recita il codice di donazione – “per l’incolumità dell’illustrissimo consorte, e nostra, e dei nostri figli”, e come ringraziamento a Dio per i grandi benefici concessi a lei e a Francesco, durante la loro esistenza. Monastero e chiesa furono affidati ai monaci Girolamini.

Bianca Maria morì nel 1468 e a quella data i lavori erano certamente già cominciati sia per ciò che riguarda la chiesa sia il monastero; la duchessa, nel suo testamento, dispose infatti l’obbligo, per gli eredi, di provvedere al finanziamento dell’impresa, che sarà però di fatto abbandonata fino all’avvento al potere di Ludovico il Moro. Solo nel 1488, infatti, il duca di Milano decise di riprendere i lavori e di pagare finalmente ai monaci il denaro che era loro dovuto. Sulla fabbrica calò di nuovo il silenzio. Solo nel 1517 si hanno di nuovo notizie della chiesa: una bolla di papa Leone X che dispose l’incremento patrimoniale dell’abbazia. I lavori si protrassero, probabilmente, ancora per qualche anno: certamente erano ormai compiuti nel 1535, quando cominciò la campagna decorativa che ha reso la chiesa uno dei gioielli della pittura rinascimentale cremonese e lombarda.

Soppresso il monastero dei Girolamini verso la fine del ‘700, chiesa e monastero divennero sede di parrocchia fino al 2007, quando il complesso tornò monastico e ospitando la comunità claustrale delle monache domenicane (Monastero “S. Giuseppe”), trasferitesi a Cremona da Fontanellato (PR).

La dedicazione della chiesa: 15 settembre 1600

Probabilmente nel quadro della riorganizzazione ecclesiale a seguito del concilio di Trento, che vede in Diocesi l’incremento della dedicazione di chiese (Cattedrale compresa: 2 giugno 1592) si colloca anche la dedicazione della chiesa di S. Sigismondo a 137 anni dalla sua fondazione.

Il vescovo di Cremona Cesare Speciano la dedicò il 15 settembre 1600, come attesta l’iscrizione scolpita sulla base della terza lesena di destra (partendo dal coro):

Divo Sigismondo martiri / burgundionum regi dicatum / templum monachorum heremitarum / divi Hieronimi de observantia / solemni ritu Consecravit / Cæsar spetianus episcopus Cremonensis / et xl dierum indulgentiæ / annua Consecrationis / die donavit / m.d.c. die xv septembris

Cesare Speciano, vescovo di Cremona, consacrò con rito solenne il tempio dei monaci eremiti osservanti di san Girolamo dedicato a san Sigismondo martire re dei Burgundi e assegnò 40 giorni di indulgenza nel giorno anniversario della consacrazione il 15 settembre 1600.

Cremona, 11 settembre 2013

Ufficio per le comunicazioni sociali Diocesi di Cremona

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