Domenica, 19 maggio 2024 - ore 08.17

Sblocca Italia e Studio Leap pro-inceneritore? E i cittadini italiani (e cremonesi) pagano...

Multe su multe dall'Europa.È arrivata la condanna pesantissima della Corte di Giustizia Europea

| Scritto da Redazione
Sblocca Italia e Studio Leap pro-inceneritore? E i cittadini italiani (e cremonesi) pagano...

L'Italia è stata condannata a pagare 20 milioni di euro subito, più una penalità di 120 mila euro moltiplicata per ogni giorno di "non applicazione della direttiva rifiuti in Campania", che equivalgono a 3,6 milioni di euro al mese. È arrivata la condanna pesantissima della Corte di Giustizia Europea. Quella che il MoVimento 5 Stelle aveva anticipato proprio nei giorni scorsi, chiedendo conto con una interrogazione a Bruxelles e una in Senato dello stato dell'arte riguardo la gestione dei rifiuti.

Quanto ancora i cittadini dovranno pagare per l'incapacità dei governanti di gestire il bene pubblico? L'Italia ha bisogno di un piano serio per la riduzione dei rifiuti (prevenzione) e non dello Sblocca Italia, che dichiara gli inceneritori opere di interesse strategico nazionale. Nelle poche righe contenute nella sentenza con la quale la Corte Europea ci condanna c'è il senso dell'azione politica che il M5S chiede e che già applica nei Comuni dove è forza di governo. Ai fini di un'elevata protezione dell'ambiente, è necessario che gli Stati membri, oltre a provvedere in modo responsabile allo smaltimento e al recupero dei rifiuti, adottino misure intese a limitare la formazione dei rifiuti, promuovendo in particolare le tecnologie "pulite" e i prodotti riciclabili e riutilizzabili, tenuto conto delle attuali e potenziali possibilità del mercato per i rifiuti recuperati.

Se non bastasse L'Europa, negli Stati Uniti la Conferenza dei sindaci ha adottato la strategia Rifiuti Zero, che riconosce una gerarchia di gestione dei materiali nell'ordine di seguito indicato:

- responsabilità estesa del produttore e riprogettazione dei prodotti non riciclabili;

- riduzione dei consumi, dei rifiuti e della loro tossicità, degli imballaggi (tramite utilizzo di prodotti alla spina);

- riparazione, riutilizzo e donazioni;

- riciclo;

- compostaggio;

- fino a quando gli obiettivi di cui sopra non raggiungeranno l'obiettivo del 100% di smaltimento: termovalorizzazione dei rifiuti tramite incenerimento, con progressiva diminuzione del numero degli impianti, e, come ultima spiaggia, smaltimento tramite discarica.

Progressiva diminuzione del numero degli impianti di incenerimento, non costruzione di nuovi inceneritori come vagheggiato dallo Studio Leap. Che ci metterà di nuovo nel mirino della Corte Europea, con altre multe da pagare. Tanto le tasche sono sempre quelle dei cittadini, non quelle dei dirigenti delle partecipate. Partecipate che accumulano debiti, pur operando in mercati di prima necessità e in pratica in regime di monopolio a livello locale.

Le responsabilità di chi sono? Di quelli di prima? Di quelli di dopo? Non si sa, basta continuare a spremere i cittadini ed aumentare poltrone e stipendi.

M5S Cremona

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