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Scuola dell'infanzia: è emergenza.

| Scritto da Redazione
Scuola dell'infanzia: è emergenza.

Servono risposte immediate
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della FLC CGIL
21/05/2013
La FLC CGIL lancia, dopo poche settimane, nuovamente l'allarme sulla scuola dell'infanzia.
In una fase di crisi è necessario che lo Stato assuma alcune priorità. La scuola dell'infanzia
è una di queste. È necessario trovare risorse ad hoc per riavviare il percorso di
generalizzazione.
Ma è anche importante cogliere il grido di aiuto che viene da tanti enti locali che non
riescono più a garantire l'offerta pubblica comunale e chiedono di statalizzare le loro
scuole. Secondo un monitoraggio effettuato su alcune regioni dalla FLC CGIL sono alcune
centinaia le sezioni e a volte intere scuole che si richiede che vengano passate allo Stato.
A solo titolo esemplificativo: 39 sezioni a Bologna, 5 a Parma, 105 sezioni in Toscana,
piuttosto che 45 sezioni in Lombardia....
La FLC CGIL chiede quindi una risposta pubblica statale. Occorre:
· riavviare il processo di generalizzazione. Aumentare del 10% il numero di sezioni
di scuola statale attualmente funzionanti, vale a dire 2500 sezioni all'interno di un
piano quinquennale che preveda l'apertura di 500 sezioni l'anno.
· istituzionalizzare l'obbligo di frequenza del terzo anno per poi arrivare
all'obbligatorietà di tutto il percorso, secondo l'idea di un segmento 3-18, come
previsto dal Piano del Lavoro della CGIL.
Infine la FLC CGIL ritiene indispensabile per dare una risposta concreta anche agli enti
locali, prevedere un'intesa nazionale con tutti gli attori istituzionali interessati (Stato,
regioni, enti locali) che possa superare la frammentazione territoriale, per mettere in
campo sinergie e risorse aggiuntive finalizzate a consolidare ed estendere questo punto di
qualità del segmento istruzione.
Inoltre, la FLC CGIL in ossequio all'art. 33 della Costituzione e a fronte del dibattito che si è
aperto a Bologna sull'utilizzo delle risorse pubbliche per il finanziamento alle scuole
paritarie a gestione privata, nel sostenere le ragioni del Comitato art. 33, promotore del
referendum consultivo di cui fa parte la stessa FLC CGIL di Bologna, ritiene che la scuola
pubblica, laica, inclusiva, a partire dall'infanzia, sia bene comune e diritto indisponibile,
che lo Stato e le amministrazioni pubbliche debbano garantire ai propri cittadini. La
portata del referendum consultivo sul finanziamento comunale alle scuole paritarie parla
all'intero Paese per dare un forte segnale di discontinuità contro i continui tagli alla scuola
pubblica. Dalla grande prova di democrazia di Bologna può ripartire un'ampia
mobilitazione che rivendichi dal governo e dalle amministrazioni locali la centralità delle
risorse pubbliche nel garantire a tutti il diritto costituzionale all'istruzione.

fonte:  FLC CGILCREMONA  CON DIRITTO DI AFFISSIONE ALL’ALBO SINDACALE

 

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