Martedì, 07 maggio 2024 - ore 12.59

Serventi E. In ricordo di Stellina

| Scritto da Redazione
Serventi E. In ricordo di Stellina

IN  RICORDO DI STELLA (STELLINA) VECCHIO
A lei aveva dedicato il libro che raccoglieva le  sue  memorie di combattente antifascista  nelle Brigate  Internazionali in Spagna poi, conclusasi quella disperata lotta,  in Italia nelle Brigate Garibaldi. “Alla mia compagna Stella Vecchio” volle fosse scritto con piccoli caratteri su di una pagina interamente bianca.  Oggi, la compagna Stella Vecchio, Stellina per quelli della mia generazione e per alcune di quelle che sono seguite, non è più. E’ morta qualche giorno fa mentre  con  amici e compagni si accingeva a festeggiare il suo novantesimo compleanno. Di antica famiglia antifascista fu sempre comunista. SI oppose allo scioglimento del Partito  e  con altri compagni  promosse  la costituzione di Rifondazione Comunista.  Compagna di Alessandro Vaia, che nell’autunno del 1946 divenne segretario della federazione cremonese del Partito Comunista Italiano, fu a Cremona  nella seconda metà degli anni quaranta del secolo scorso. Con la nostra città, ed in particolare con la “rossa Gussola”, mantenne sempre un rapporto quasi affettivo.  Attiva nel sindacato e nell’ANPI venne eletta deputato per il Fronte Democratico Popolare nelle elezioni del 18 aprile 1948.  A Roma, per seguire le sedute  del parlamento e potere allattare il  figlio nato da poco, Luigi Longo ed “Estella” la ospitarono nella loro casa.
 Stella Vecchio entra giovanissima nella Resistenza. Nel settembre del 1943 è tra i firmatari dell’appello di Poldo Gasparotto ( ucciso poi nel campo di concentramento di Fossoli) incitante alla costituzione di una “Guardia Nazionale” da affiancare ai soldati italiani nella difesa di Milano. L’iniziativa non ebbe seguito per il rifiuto del generale Ruggero di armare i civili  e di inquadrarli militarmente. Il generale Ruggero non organizzò nessuna resistenza e consegnò Milano ai tedeschi. Stella Vecchio divenne staffetta partigiana. Attiva nei “Gruppi di difesa della donna”, il 21 aprile  del 1945 ancora sotto il dominio della repubblica sociale,  è fra le organizzatrici della manifestazione delle donne milanesi.  Nonostante l’intervento dei fascisti della “MUTI” le donne, circa un migliaio, in corteo riescono ad arrivare fino a palazzo Marino.
IL 24 aprile del 1945, nel popolare quartiere di Niguarda, finisce sotto il fuoco di un reparto tedesco in ritirata. Gli muore a fianco la sua compagna Gina Bianchi, nome di battaglia”Lia”. Insieme pedalavano per portare disposizioni insurrezionali al  comitato di “Difesa della donna”.
A Cremona, con l’ANPI  ed altre organizzazioni democratiche,organizzò la venuta da noi  di bambini meridionali, ma anche milanesi e torinesi,  che più avevano sofferto durante la guerra.  Vennero ospitati nelle case degli operai e contadini cremonesi. L’iniziativa  lasciò una traccia profonda di solidarietà ma anche politica nelle centinaia di famiglie che furono  aiutate ed in quelle che si prodigarono per la  sua riuscita.
Stella Vecchio Vaia è stata e rimarrà sempre una bellissima figura di una generazione irripetibile.
  
p.IL CIRCOLO ANPI “SALVADOR ALLENDE”
ENNIO    SERVENTI
presidente

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