Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 00.13

Servono sviluppo e crescita| S.Denti

| Scritto da Redazione
Servono sviluppo e crescita| S.Denti

L’articolo 18 dello statuto dei lavoratori non c’entra nulla con la mancanza di sviluppo e di crescita economica: l’art. 18 funziona soltanto da deterrente  ai soprusi e ai ricatti che possono verificarsi nel posto di lavoro, ed impedendo che si possa venir licenziati senza giusta causa o senza giustificato  motivo: e’ sulla precarieta che piuttosto si deve intervenire!

Non e’ ammissibile che in un paese che possa dirsi civile esistano ben 46 forme contrattuali di lavoro! E non e’ certo rendendo licenziabili i lavoratori, ovvero determinando l’aumento crescente e indiscriminato della disoccupazione e MOBILITA' gettando sul lastrico molte famiglie come si può pensare di uscire dalla crisi con questa realtà! ?! ? !
Per tutti questi motivi, nel dover ritenere che il governo abbia soprattutto l’intenzione di agire in maniera violenta e indiscriminata per colpire la dignita’ di chi lavora, bisogna rompere gli indugi e di prepararsi subito, insieme a a tutte le forze sottomesse a Banche, Finanziarie e Assicurazioni, Brussel e Francoforte; per mettere in campo una forte e crescente  opposizione sociale, predisponendo azioni e forme di lotta adeguate e crescenti in modo da coinvolgere anche la societa’ civile e finalizzate a durare nel tempo,  partendo da una difesa assoluta dell’art. 18, da una riproposizione immediata della partita sulle pensioni e da un adeguato ripristino di una piena contingenza;
dalla predisposizione di una tassa patrimoniale a una riforma fiscale a favore di lavoratori dipendenti, precari e pensionati, prendendo in seria considerazione la proclamazione di uno sciopero generale contro un esecutivo e contro tutta una politica che si e’ gia piu’ volte rivelata come autentica nemica dei diritti fondamentali delle persone!!!
C’era una volta la scala mobile.
La cosa funzionava così: nella busta paga dei lavoratori dipendenti, fino al 31 luglio del 1992, c’era una voce chiamata contingenza che ogni tre mesi aumentava in base all’inflazione, per adeguare gli stipendi al costo della vita. Ma le aziende aggiornavano i loro listini in anticipo !
La contingenza era diventata la voce più importante di salari e stipendi: poteva esserci una paga base di 500.000 lire e una contingenza di 700.000 lire.
Poi, con il beneplacito dei sindacati, che l’avevano faticosamente conquistata nel 1975, la contingenza non aumentò mai più, rimase bloccata là dov’era nel  1992.
Il motivo era semplice: più si aumentavano gli stipendi più aumentava il costo della vita, così non aumentando gli stipendi si pensava di bloccare l’
inflazione.
Peccato che liberi professionisti, artigiani, commercianti continuassero ad applicare la loro personalissima contingenza, con aumenti che andavano
regolarmente dal 10 al 15 % all’anno.
Poi venne l’euro. Il magnifico euro che ci permette di buttare sempre le monete giuste nei caselli delle autostrade europee.
Se ci fosse stata la contingenza da mille euro sarebbe andata subito a duemila.
Ma la contingenza non c’è più e gli stipendi si rittoccano con ridicoli aumenti dopo un anno o due dalla scadenza dei contratti.
Il sindacato dov’era? e dovè ora ? Perchè non siamo andati tutti in piazza?
Perchè non abbiamo fatto scioperi ad oltranza?
Poi adesso ci lamentiamo ché la produzione italiana è crollata? L’industria va male? Pochi investono poco, e molti se ne vanno ?
Stiamo diventando poveri? E gli stipendi sono i più bassi (al 23° posto in Europa), altro che art. 18 ! Perchè il governo di allora non fece nulla, ma i sindacati hanno difeso il potere d’
acquisto dei lavoratori? Altro che togliere indicizzaioneISTAT, sulle pensioni (1à regola MONTI).
Riflettete e rileggete con calma e chi non dovesse conoscere il meccanismo della vecchia contingenza, può chiedere delucidazioni in merito. Io credo
che la maggior parte delle persone che rifiutano l’iscrizione, non sono a conoscenza di cosa fosse la scala mobile:
-Lavoro stabile per tutti e riduzione dell'orario a parità di salario.
-Difesa della donna lavoratrice che può anche essere mamma.
-Più vigilanza sulle pratiche di mobbing dei datori di lavoro.
-Punizioni severe per le molestie sessuali sul posto di lavoro.
-Difesa del reddito per cassaintegrati e forti aumenti ai salari e pensioni.
-Contro i tagli nella scuola pubblica.
-Sicurezza degli edifici dal rischio sismico, canone sociale.
-Lavoro verde, contro il nucleare e la privatizzazione dell'acqua.
-Diritto di uscita dai fondi pensione.
-Sanzioni penali per chi causa morti sul lavoro o semplici infortuni.
-Difesa del diritto di sciopero e manifestazione.
-No all'accordo separato.
-No al pensionamento delle donne a 65 anni.
-Basta con il precariato.
-Legalizzazione della prostiuzione
-Legalizzazione delle polveri leggere (in farmacia)

Inoltre bisogna reintrodurre la scala mobile negli stipendi di lavoratori dipendenti e pensionati.
Aggirando il risultato del referendum con l'introduzione di un SUSSIDIO SOCIALE (ex-contigenza).

L'unico modo sicuro per non far perdere valore al nostro denaro. Per garantire la stabilità del potere d'acquisto degli stipendi e pensioni.
Cordialità Sergio Denti pensionato

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