Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 09.04

Siccità, appello Coldiretti al vertice di Milano: ‘Alzare il livello dei laghi’

Prandini e Voltini: «Cambiare il deflusso minimo vitale per resistere in estate»

| Scritto da Redazione
Siccità, appello Coldiretti al vertice di Milano: ‘Alzare il livello dei laghi’

«Bisogna alzare il livello dei laghi, lasciando più acqua negli invasi per avere più scorte per l’estate». È la richiesta sottolineata da Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, e fortemente ribadita da Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, a margine del vertice di Milano al Pirellone organizzato dalla Regione per fare il punto sull’emergenza siccità. Per Coldiretti si prospetta una situazione peggiore di quella registrata nel 2007, uno degli anni più neri per la carenza idrica in Lombardia.

Nei prossimi trenta giorni – ha spiegato l’Arpa – non sono previste precipitazioni significative e quindi la situazione è destinata a peggiorare: le riserve idriche sono a quasi il 60% in meno rispetto alla media del periodo 2006-2014 e al 43,7% in meno rispetto al già secco 2007, mentre le precipitazioni del 2015 sono state di appena 818 millimetri ancora più basse dei già scarsi 847 millimetri registrati nel 2007. Il volume dei laghi di Como Iseo, Idro e Garda – spiega Coldiretti Lombardia – non supera i 222 milioni di metri cubi rispetto ai 550 milioni che mediamente si registrano in questo periodo, con anche poca neve in montagna visto che in media non si superano i 50 centimetri di spessore nelle zone sopra i duemila metri di quota dove qualche fiocco è caduto.

«È positivo che ci sia mossi subito per capire cosa fare», evidenzia Prandini. «Oltre ad alzare il livello dei laghi è necessario poter intervenire sul deflusso minimo vitale in modo da garantire acqua ai campi e ai canali. Senza quella sono a rischio colture come il mais, il pomodoro e le orticole: tre settori cardine della produzione agroalimentare della nostra regione».

«I dati del 2015 ci riportano all’anno della grande sete del 2007», sottolinea Voltini. «Per la mancanza di pioggia i grandi laghi sono svuotati, su livelli addirittura peggiori dei mesi estivi, e la preoccupazione per la nostra agricoltura è forte. Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sull’agricoltura italiana, che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro tra alluvioni e siccità. Bisogna intervenire subito, portando acqua ai laghi e alzando il deflusso minimo vitale, prima che si aggiungano ulteriori gravi danni».

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