Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 07.43

Sindacati a Madia: pronti alla sfida sui contratti pubblici

Il ministro: "Contratti fermi fino al 2014, poi cerchiamo i soldi per sbloccarli".

| Scritto da Redazione
Sindacati a Madia: pronti alla sfida sui contratti pubblici

I sindacati rispondono: "Siamo pronti alla sfida sulle risorse, bisogna superare l'ingiustizia. L'efficienza e la qualità si fanno insieme ai lavoratori"

I sindacati sono pronti alla "sfida" sulle risorse per il rinnovo dei contratti pubblici. Dopo le dichiarazioni di oggi (27 maggio) del ministro Marianna Madia, arriva la risposta delle organizzazioni di categoria. I contratti pubblici, aveva detto il ministro, "nel Def non si dice assolutamente che sono bloccati fino al 2020. C'è scritto che sono bloccati fino alla fine del 2014". Così Madia, conversando con le agenzie di stampa. Dopo quella data, ha spiegato, si possono "recuperare risorse per sbloccarli" attraverso le riforme, per questo la riforma della pubblica amministrazione va fatta "bene e velocemente".

"Siamo pronti alla sfida sulle risorse per il rinnovo dei contratti. E presenteremo le proposte dei lavoratori per cambiare davvero la pubblica amministrazione, migliorando i servizi e recuperando risparmi per retribuire meglio chi lavora al servizio delle comunità". Lo dichiarano in una nota congiunta Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, rispettivamente segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, rispondendo al minisro.

"Cinque anni di blocco dei contratti - ricordano i sindacati -, dieci di limitazione del turn-over e cattivo utilizzo della flessibilità sono vere ingiustizie ai danni non solo dei lavoratori, ma anche di cittadini e imprese. Bene che il ministro lo riconosca, ora si tratta di cambiare totalmente approccio: attraverso la riorganizzazione, l’innovazione, la scommessa sulle competenze. E attraverso un coinvolgimento vero dei lavoratori, che vada oltre il sondaggio d’opinione".

Le federazioni del pubblico impiego di Cgil Cisl e Uil, dopo la tornata di assemblee di venerdì scorso e il lancio del sito web unitario www.cgilcisluilfp.it con le risposte ai 44 punti di Renzi, preparano ora una proposta organica di riforma da presentare al governo: "Lotta all’evasione fiscale e alla corruzione sono priorità che indichiamo da tempo” proseguono i quattro segretari generali.

"Ma il salto vero - a loro avviso - è riorganizzare l’intero sistema dei servizi pubblici, a livello centrale e nei singoli enti. Snellire i livelli, eliminare duplicazioni e sovrapposizioni di funzioni, associare i comuni, centralizzare gli acquisti, tagliare le società partecipate che non producono servizi. E poi digitalizzare i processi, cambiare l’organizzazione del lavoro, sfrondare la burocrazia delle norme. E’ qui che vanno cercate le risorse per rinnovare i contratti di lavoro e per un cambio generazionale che porti giovani e nuove competenze nella Pa. Con più velocità e più qualità nei servizi ai cittadini".

"Se il governo intende sfidarci su questo terreno, siamo pronti", concludono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili. "Come sono pronti i lavoratori pubblici, che vogliono tornare al centro del cambiamento. A partire dal rinnovo del contratto".

fonte. rassegna sindacale 

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