Giovedì, 16 maggio 2024 - ore 13.59

Situazione Carcere di Cremona . Franco Bordo scrive alla Ministra

| Scritto da Redazione
Situazione Carcere di Cremona . Franco Bordo scrive alla Ministra

Gent.mo Ministro, con la presente sono a sottoporre alla  Sua attenzione la situazione della Casa Circondariale di Cremona “Ca' del Ferro” oggetto di  risposta durante il Question Time di ieri, mercoledì 9 ottobre, in merito al sovraffollamento del carcere Milanese di “San Vittore”.

Lei ha indicato tra le misure per alleviare il sovraffollamento di suddetto carcere l'apertura dei nuovi padiglioni delle case circondariali di Cremona, Pavia e Voghera, dove è previsto nell’immediato il trasferimento di 300 detenuti complessivi.

Per quanto attiene il Carcere di Cremona, la struttura ospita già più del doppio di detenuti rispetto alla capienza prevista dell'Istituto, con una notevole criticità di organico di polizia penitenziaria e di educatori.

In merito a tale situazione alcuni mesi fa ho presentato una interrogazione indirizzata al Governo e nel luglio scorso ho avuto un incontro con la dirigenza del D.A.P., incontro in cui ho riscontrato attenzione da parte degli interlocutori verso le segnalazioni e preoccupazioni emerse dalle mie visite al Carcere di Cremona. Nelle scorse settimane sulla  stampa locale è emersa la possibilità di un potenziamento dell’organico con il trasferimento di 11 agenti a Cremona in concomitanza della apertura del nuovo padiglione.

Ora che lei ha comunicato al parlamento che il nuovo padiglione verrà a breve aperto con trasferimento di detenuti da altre strutture, mi pare opportuno prevedere un adeguato numero di agenti aggiuntivi, e considerate le già succitate carenze non mi pare che il numero di 11 agenti sia sufficente. Le ricordo inoltre che è necessario potenziare il numero di educatori interni all'istituto, che ad oggi sono indicati a ruolo in numero di 4, ma realmente attivi in numero di 2, per oltre 400 reclusi.

Signora Ministro mi appello a lei e al Direttore del D.A.P. affinchè vengano prese tutte le misure utili a non aggravare una situazione di per se già critica, sia in termini di vivibilità da parte dei detenuti , che in termini di sicurezza per gli agenti di polizia penitenziaria che oggi sono già ampiamente sottorganico, non dimenticando che senza l’attività svolta dagli educatori, in numero congruo alle necessità, la Casa Circondariale di Cremona non riuscirà a svolgere il fondamentale lavoro di recupero dei condannati, come prescritto saggiamente dalla nostra Carta Costituzionale.

Cordialmente

On. Franco Bordo

Deputato della Repubblica Italiana  per Sinistra Ecologia Libertà

www.francobordo.it

Tel. 0372 1969211/ Fax 0372 1969223

2013-10-10

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