UNA SOLUZIONE DI COMPROMESSO POLITICO-GIUDIZIARIO PER SALVARE BERLUSCONI ? CIO’ SIGNIFICHEREBBE INFANGARE L’ITALIA E SOPRATTUTTO DELEGITTIMARE LE ISTITUZIONI, COMPRESO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, CHE DIVERREBBERO TUTTI CONNIVENTI CON L’ILLEGALIA’ PER NON PERDERE IL POSTO !
Si respira a fatica un’aria che non consente nemmeno di ipotizzare quale potrebbe essere il seguito politico alla eventuale sottrazione a Berlusconi della possibilità di essere eletto, con conseguente perdita della qualifica di senatore dei diritti, dopo che la Cassazione avrà emesso il suo “verdetto” che, non essendo di merito, ma di legittimità, dovrebbe coincidere con quelli di primo e secondo grado..
Una sentenza negativa avrà sicuramente delle gravi ripercussioni sulla tenuta del governo Letta e lo sta a dimostrare il comportamento del Pdl che afferma chiaramente che senza Berlusconi salta il governo.
Ed allora ? Non vedo via d’uscita, a meno che, ma questo sarebbe gravissimo, non si trovi un compromesso per salvarlo , eccependo quel senso di responsabilità che finora da parte del Pdl (ma forse anche di tanti altri) non si è mai visto.
Mi vien più facile pensare che non siano né il senso di responsabilità, (a mio avviso, ipocritamente eccepito) e, tanto meno, il fatto che l’Italia, a breve, avrà di nuovo la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, a tener in vita questo ibrido governo delle larghe intese..
Ed allora che sarà ?
Detta in parole povere, se vuoi anche in chiave populista, il problema sta nel fatto che, con un leader acefalo, gli accoliti del Pdl sarebbe costretti a far valige e tornare a casa.
Vi immaginate cosa farebbero i vari Alfano, Schifani, Cicchito, Brunetta e le donne-parlamentari che stanno vendendo l’anima al diavolo pur di salvare il loro padrone ? Ovviamente, anche loro, si sgoleranno per non perdere il posto !
ARNALDO DE PORTI
2013-07-11