Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 14.17

Soncino (CR) a rischio trivellazioni, interrogazione di Franco Bordo (Sinistra Italiana)

Il parlamentare: «Basta trivelle! Puntare sulle energie rinnovabili va messo in pratica, non solo dichiarato»

| Scritto da Redazione
Soncino (CR) a rischio trivellazioni, interrogazione di Franco Bordo (Sinistra Italiana)

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha ricevuto dalla società milanese Pengas Italiana s.r.l., che già ha inoltrato diverse domande di ricerca di idrocarburi, la richiesta di poter verificare la presenza di gas in territorio cremasco, in provincia di Cremona, tra Gallignano e Fontanella al Piano, al confine con la provincia di Bergamo; il progetto di estrazione si inserisce nel progetto di estrazione nell’area del comune bergamasco di Calcio. La richiesta fatta al Ministero riguarda un pozzo esplorativo della profondità di 2 km, necessario a verificare eventuale presenza di idrocarburi. A tal proposito, l’on. Franco Bordo, Deputato di Sinistra Italiana, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministero stesso.

«La perforazione avrebbe luogo a pochi metri dal borgo medievale di Soncino, attrazione turistica della Lombardia», spiega Bordo. «Il territorio di Soncino è indicato, in un’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, come zona sismica 3, di conseguenza soggetto a possibili lievi scuotimenti. L’area coinvolta rientra in un’ampia zona già intensamente interessata da attività di stoccaggio gas in giacimenti esausti. I cittadini e le cittadine del territorio risultano preoccupati per l’eventualità di trivellazioni, che potrebbero comportare rischi e disagi, e il Sindaco di Soncino non era stato informato dell’operazione», aggiunge il parlamentare.

«Quali iniziative il Ministero intende assumere per evitare che il territorio del Comune di Soncino e la pianura padana in generale vengano interessati da nuove esplorazioni e dalla possibile apertura di nuovi pozzi di sfruttamento di idrocarburi? Qual è l’orientamento del Ministero rispetto all’esigenza di convertire il nostro fabbisogno energetico con fonti pulite e rinnovabili, come previsto dalle strategie europee dal nostro Paese, sottoscritte ma non sufficientemente praticate?», conclude Franco Bordo.

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