Martedì, 30 aprile 2024 - ore 15.36

Poste Italiane Nuova interrogazione dell’On. Franco Bordo (Sininistra Italiana)

«Quali iniziative urgenti s’intendono avviare affinché il servizio di recapito postale su tutto il territorio nazionale venga ripristinato nella sua regolarità?»

| Scritto da Redazione
Poste Italiane Nuova interrogazione dell’On. Franco Bordo (Sininistra Italiana)

«Poste Italiane ha recentemente tagliato drasticamente il servizio di recapito postale in una delle più importanti città del Mezzogiorno, Palermo. I lavoratori dell’azienda hanno dunque deciso di scendere in sciopero nei prossimi giorni contro le decisioni dei vertici di Poste»: così Franco Bordo, Deputato di Sinistra Italiana, firmatario di un’interrogazione parlamentare al riguardo, assieme al Deputato Vincenzo Folino. «Manifestazioni analoghe si stanno verificando da un capo all’altro d’Italia. La scorsa settimana, davanti alla Prefettura di Cremona, una delegazione di Sindaci e di lavoratori di Poste italiane, insieme alla partecipazione del gruppo parlamentare di Sinistra Italiana, ha dato vita a un presidio. I problemi legati al servizio postale stanno coinvolgendo un numero crescente di persone anche in quella zona. La definitiva privatizzazione di Poste Italiane mette a repentaglio la continuità ed efficienza del servizio postale universale».

«La scelta del recapito a giorni alterni sta creando disagi in ampia parte del Paese e disservizi ai cittadini e alle imprese. Contemporaneamente, si registrano situazioni inaccettabili in vari centri di smistamento e distribuzione, in cui giacciono enormi quantitativi di posta che non viene consegnata. I sindacati di categoria delle Poste hanno incontrato unitariamente i vertici dell’Anci nazionale, per illustrare anche ai rappresentanti dei Comuni italiani le preoccupazioni per le ricadute sociali sulle comunità: il rischio è che la totale privatizzazione della più grande azienda del Paese possa ulteriormente desertificare il territorio, specie nelle realtà montane e rurali, dove si assiste già alla chiusura dei piccoli uffici e al recapito a giorni alterni», aggiungono i parlamentari. «Allo stesso tempo, stiamo assistendo a una vera e propria offensiva nel campo della logistica, che vede Poste Italiane ancora impreparata. Va dunque ripensato il ruolo degli uffici postali, riconosciuti come presidi socialmente fondamentali, aprendo a proposte che provengano da ovunque (cittadini, organizzazioni, imprese ecc.), immaginando nuove sinergie territoriali capaci di utilizzare l’impatto del digitale, dell’automazione e della logistica integrata per mantenere la rete territoriale degli sportelli postali».

«Quali iniziative urgenti s’intendono avviare affinché il servizio di recapito postale su tutto il territorio nazionale venga ripristinato nella sua regolarità? Occorre prestare attenzione alle zone periferiche ma anche ai grandi centri urbani, garantendo i livelli occupazionali interessati, anche alla luce del processo di definitiva privatizzazione di Poste Italiane», concludono Bordo e Folino.

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