Mercoledì, 15 maggio 2024 - ore 18.47

Stare sul mercato in tempi di crisi: un bell’esempio a Cremona

Si può sconfiggere la crisi e tenere alzata la serranda in città senza una grande catena o un grande brand alle spalle? Si, basta essere unici e dotarsi di una forte identità. E usare la rete e gli strumenti del web.

| Scritto da Redazione
Stare sul mercato in tempi di crisi: un bell’esempio a Cremona Stare sul mercato in tempi di crisi: un bell’esempio a Cremona Stare sul mercato in tempi di crisi: un bell’esempio a Cremona

Che le cose non vadano come dovrebbero lo si vede ogni giorno, in tutto il Paese e anche fuori. La crisi economica morde forte ormai da anni, divorando soprattutto le imprese a carattere locale, gli esercizi commerciali, gli artigiani, le piccole imprese.

Che sia vera crisi o mera speculazione, come in molti cominciano finalmente a sospettare, di vittime sul campo ne restano tante, con aziende che chiudono, gente che resta senza lavoro e qualcuno che addirittura non regge il peso della situazione e decide di farla finita.

Un brutto momento per tutti, ma più che l’urgenza di uscire dalla crisi, che i media continuano a predicare quotidianamente, imprenditori, esercenti e neodisoccupati dovrebbero sforzarsi di venire a capo della loro incapacità di guardare oltre, di concentrarsi su se stessi piuttosto che sul tam tam mediatico e sulla facile e “comoda” rassegnazione, che non porta da nessuna parte e che contribuisce a far forti tutte quelle grandi realtà che su questa crisi stanno facendo soldi e fortuna.

In questo panorama desolante, in cui anche Cremona vede ogni giorno abbassarsi per sempre saracinesche e chiudersi attività, ogni tanto capita di scorgere un lumino di speranza, un piccolo punto di luce che può diventare un faro per tutti, se solo ci si sforza un po’ e si smettono i logori panni del martire.

Mi riferisco a realtà come Lovely Viper, piccola boutique nel centro di Cremona, che colpisce per la sua capacità di stare sul mercato in modo dinamico, moderno ed efficace. Elisa, la titolare dell’attività, ha gusto e carattere, si muove in prima persona e dimostra di saper trovare in rete i fornitori e i prodotti giusti, quelli che trovi solo da lei e che non vai a cercare in altre vetrine e men che meno nei centri commerciali.

Sembra ridicolo doverlo sottolineare, ma il vero segreto delle aziende di successo, oggi più che mai, è essere uniche, diverse dalle altre, inattaccabili dalla concorrenza perché di nicchia e di tendenza e, soprattutto, perché gestite da mani esperte e da cervelli accesi, fuori dal coro, in grado di fare della propria attività una piccola gemma preziosa, impossibile da replicare.

La globalizzazione e la grande distribuzione hanno fatto danni enormi, che ovunque stanno mettendo in ginocchio l’economia locale portando omologazione, standardizzazione, catene di negozi tutti uguali e centinaia di prodotti fotocopia, identici tra loro da Cortina a Giardini Naxos, per non far torto a nessuno e guadagnare facilmente.

Una macchina da guerra che ha mietuto troppe vittime, ma che ha un tallone d’Achille talmente evidente da sembrare incredibile che si faccia così tanta fatica a sfruttarlo: il suo punto di forza coincide con la sua debolezza, che è senza dubbio l’assoluta mancanza di unicità.

Aziende come Lovely Viper, dimostrano in modo lampante che stare sul mercato è ancora possibile, purché si accetti l’idea che il mondo è cambiato e che non si può e non si deve più pescare a largo, dove a farla da padrone sono le grandi flotte internazionali, ma nei piccoli bacini, nei torrenti di montagna, a riva (magari di notte).

Il che significa uscire da tutti quei circuiti che lavorano con la grande distribuzione, ad esempio, e cercare altri fornitori, magari eccellenze del territorio, magari artigiani locali che prima o poi sarebbero costretti a chiudere, senza le nostre commesse.

Allo stesso tempo, però, significa aprirsi alle nuove tecnologie, sfruttare i social network e la rete, smettere di pensare che un’attività a carattere locale non possa aprirsi al di fuori delle quattro mura cittadine, ad esempio.

Perché se siamo bravi, come Elisa di Lovely Viper, ad esempio, attraverso l’utilizzo di Instagram, di Facebook, del sito e di tanti altri strumenti gratuiti (o quasi) che internet ci mette a disposizione, possiamo iniziare a vedere nel nostro negozio (tanta) gente che viene da fuori per visitare la città e che approfitta per fare un salto nel nostro negozio. Oppure addirittura vendere online, in Italia e in tutto il mondo, se abbiamo prodotti unici o di difficile reperimento.

In questo Elisa è bravissima, come dimostrano i servizi fotografici che realizza con amiche e clienti in giro per Cremona o le instagram che mette in rete dei propri vestiti o la partecipazione a mercatini di settore, fuori dalle comode mura del negozio.

Per stare sul mercato e sconfiggere la crisi è questo, quello che serve: iniziativa, mente aperta, capacità di fare rete sul territorio, sulla propria materia e sul proprio “circuito”, fatto di eccellenze come la nostra sparse per l’Italia e per il mondo, perché andare avanti da soli oggi è inimmaginabile e non serve.

Serve una forte identità, serve unicità, serve essere un fuoriclasse del proprio settore che non disdegna il ruolo di leader, a carattere locale e in rete, a carattere globale, se possibile. Think local act global vale anche e soprattutto per le piccole aziende a carattere locale, che la rete sta riqualificando grazie a strumenti come Instagram, Facebook, Google+, Twitter, etc.

Complimenti a Elisa e a Lovely Viper dunque, e a tutti gli altri il consiglio di guardarsi attorno, di ripensare le proprie attività e il proprio business in funzione di un mondo che non tronerà indietro e che non aspetta nessuno. Se non sapete da dove cominciare, ecco un paio di buoni e semplici libri che spiegano molte cose sulla rete e su come sia possibile farcela grazie al web: Fai di te stesso un brand, di Riccardo Scandellari e Due gradi e mezzo di separazione, di Domitilla Ferrari.

Buona lettura e buona ripresa a tutte le aziende di Cremona che decideranno di farcela!

2232 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria