Martedì, 07 maggio 2024 - ore 02.22

‘Stoccaggio gas di Cornegliano: un pericolo che non fa risparmiare sulla bolletta’.

La Lombardia è piena zeppa di impianti di stoccaggio di gas metano.

| Scritto da Redazione
‘Stoccaggio gas di Cornegliano: un pericolo che non fa risparmiare sulla bolletta’.

Una scelta figlia di una politica industriale vecchia, che pensa alle grandi multinazionali e se ne frega delle piccole imprese e dei cittadini.

 È notizia di questi giorni che il Governo italiano, cioè Renzi, ha sottoposto alla Commissione Europea un progetto proprio per l'impianto di Cornegliano Laudense. Un piano che comporta un colossale finanziamento da 600 milioni di euro.

 In un periodo in cui il consumo di gas metano diminuisce costantemente e in cui bisognerebbe puntare ad investimenti su energie rinnovabili e riqualificazione edilizia, l'auto-nominatosi rottamatore riesuma invece la vecchia, superata e fallimentare politica industriale.

 Due sono i punti rilevanti su cui soffermarsi: i cittadini che abitano a ridosso degli impianti sono al sicuro? Cos'ha di strategico e chi ci guadagna da questa enorme operazione?

 Non possiamo certo dimenticare il terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna del 2012, a seguito del quale è stata istituita una commissione internazionale che ci ha spiegato che trivellare il terreno e riempirlo di metano aumenta il rischio di terremoti.

 Soltanto lo scorso ottobre in Spagna è stata chiusa la piattaforma Castor, dopo che si è scoperto che iniettando gas nel sottosuolo ha provocato oltre 500 terremoti. E a rimetterci saranno tutti i cittadini, che dovranno sborsare oltre un miliardo e trecento milioni di euro per risarcire gli investitori privati, una spesa che peserà direttamente sulle loro bollette grazie al geniale meccanismo dei bond europei. E' accaduto lo scorso ottobre, non un secolo fa.

 Rispetto a tutto questo non solo il Governo nasconde la testa sotto la sabbia e manca di informare i cittadini sul pericolo per la loro sicurezza, ma addirittura viola la legge, la cosiddetta direttiva europea "Seveso", che impone l'adozione di un piano di emergenza esterna per tutti i siti di stoccaggio posti in prossimità di centri abitati. Appunto come quello di Cornegliano.

 Un fatto gravissimo, un obbligo rispetto al quale sia il Governo centrale e che quello territoriale sono inadempienti da ben quattro anni.

 Come se non bastasse, non è dato sapere quali siano le motivazioni che hanno portato il Governo a scegliere lo stoccaggio del gas come settore strategico su cui puntare con ingenti finanziamenti, specie alla luce del recentissimo precedente spagnolo.

 L'unica cosa certa è che i lodigiani non vedranno diminuire la bolletta del gas.

 Di tutto questo ho chiesto conto, con due distinte interrogazioni, ai Ministri interessati. L'obiettivo è quello di tutelare i cittadini mettendoli in condizione di sapere cosa sta accadendo sotto i loro piedi e perché sta accadendo.

 La politica con la P maiuscola non può dimenticare che il suo primo compito deve essere quello della tutela dei cittadini e dell'interesse collettivo. E sino ad ora la p rimane ahimè minuscola.

Ufficio Stampa del Deputato Cittadino

Danilo Toninelli M5S Cremona 

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