CREMONA: LA VITA IN CITTA’: IL COMMERCIO ED I PARTITI
In apparenza ,la vita dei partiti, in città, sembra godere di qualche attimo o pausa di riflessione.
Gli accadimenti nazionali ed internazionali, per il momento portano i dirigenti a volgere l’attenzione fuori dal contesto cittadino.
I contrasti in campo nazionale lasciano quindi poco spazio alle vicende cittadine.
Ma intanto la stampa locale non da tregua e ripropone i temi che tanto interessano la vita della città.
Viene così data spazio alla inaugurazione dei garages sotterranei di piazza Marconi.
Va bene , ma nel farlo , vengono ancora riesumate le vecchie diatribe e riproposte tutte le colpe in cui è caduta la vecchia amministrazione.
Ma così facendo si da subito l’impressione che si voglia nascondere altre colpe condivise in passato e sicuramente nuove magagne già in gestazione.
Se ben ricordo la decisione di iniziare i lavori in piazza Marconi è da attribuire alla gestione Bodini.
Giusta o sbagliata, la decisione del tempo è apparsa come un accoglimento delle istanze delle associazioni dei commercianti, sempre in prima linea e combattive(giustamente).
Ed era una giunta di sinistra.
Le susseguenti complicazioni ( infinite e di varia natura, compresa quella legale ed archeologica) non sono per forza da attribuire tutte alla gestione delle giunte di sinistra.
Va bene anche l’attribuirsi dei meriti da parte della nuova giunta, ma sarebbe più corretto rifare tutta la storia del “buco in piazza Marconi”.
C’è poi chi sostiene ancora che non è “sano” richiamare in città tanto traffico che a Cremona potrebbe essere tranquillamente “fermato” al massimo fra i 100 e 500 metri dal centro( e con poca spesa o gratuitamente).
Ora chi vuole fare acquisti in centro deve pagare comunque “salato” per sostare già a partire dalla seconda cerchia urbana.
Bella sortita !
Come si sa Il “project financing” cerca sempre delle contropartite alle eventuali perdite di fonti di guadagno ( a spese del cittadino, ovviamente).
Allo stato attuale, già si sono cercate facilitazioni per la sosta in piazza Marconi.
E questo è solo un segno di debolezza, sia dei commercianti, sia dei gestori, che già paventano un afflusso modesto.
Le associazioni dei commercianti ancora una volta hanno cercato facilitazioni per ampliare il loro giro di affari ( diritto sacrosanto).
Dare la colpa poi al sorgere dei centri commerciali è fin troppo facile e riduttivo del problema della commercializzazione moderna.
Non si sente, per ora, nessuna critica o autocritica nei confronti dei commercianti stessi e sulla loro poca capacità di adeguarsi a nuove richieste del mercato di nicchia.
Il mercato di nicchia, guarda caso, è “risorto” come contorno dei centri commerciali tanto deprecati.
Forse i commercianti cremonesi ( ma non tutti ) non sanno che i nuovi centri commerciali sono strutturati come “ cittadelle medioevali” : cioè , un percorso pedonale ed a lato i negozi( di nicchia).
In altre parole senza alcuna presenza di autovettura nelle immediate vicinanze,( o fra i 100 e i 300 metri).
Alla infine quindi il buon esito delle iniziative è condizionato anche dalla validità , dalla qualità e dalla economicità della offerta.
Cosa che a Cremona , salvo le dovute eccezioni, non c’è.
Così come stanno le cose , in città ,si rileva solo una presenza abnorme di vetture posteggiate nei posti più impensabili.
Cremona quindi appare solo come un grande garage a cielo aperto.
Credo che solo a Cremona si vedano autovetture in sosta persino intorno al Duomo : con un autentico pugno negli occhi dei residenti e dei turisti attoniti.
Se questi sono i risultati ai commercianti non resta che sperare che Cremona torni una città “medioevale” ma con un “cuore” moderno.
Cordialità e buon lavoro.
MARIO SUPERTI
CREMONA