Sabato, 27 aprile 2024 - ore 04.05

Tagli sulle dipendenze .Cremona a rischioV. Castellani,A.Virgilio

| Scritto da Redazione
Tagli sulle dipendenze .Cremona a rischioV. Castellani,A.Virgilio

Tagli sulle dipendenze e sui servizi: anche Cremona è a rischio?|V. castellani,A.Virgilio
Dopo i tagli della Regione alle risorse destinate ai servizi di contrasto e cura sulle dipendenze chiediamo alla giunta Provinciale se ci saranno nei prossimi mesi ricadute anche nel nostro territorio e in particolare nei grandi comuni della nostra provincia a partire da Cremona.
Come recentemente denunciato dal Coordinamento enti accreditati lombardi, in un documento presentato in occasione del bilancio regionale,  in questi anni abbiamo infatti assistito al  taglio di tutte le progettazioni innovative che avevano cercato di accompagnare, anticipare e contrastare il cambiamento dei fenomeni ed alle nuove domande di cura e supporto (pensiamo per esempio all’esplosione del consumo della cocaina o al ritorno minaccioso dell’eroina proprio in direzione dei target di età giovanili),  alla completa esclusione del privato sociale competente e preparato dopo anni di sperimentazione e collaborazione dai progetti di prevenzione istituzionali e al taglio totale dei progetti di reinserimento socio lavorativo per le persone tossicodipendenti.
Ora rischiano di essere azzerati non soltanto gli interventi di prevenzione e di reinserimento ma addirittura anche quelli di prossimità come i drop in, vari presidi territoriali in strada, nei luoghi d'incontro e divertimento, i percorsi di formazione e informazione nelle scuole e negli spazi frequentati dai giovani.
La chiusura di servizi di servizi a bassa soglia   non solo preclude un’idea di welfare rivolta anche alle fragilità conclamate ma comporta anche  una mancata risposta a una sacrosanta esigenza di ordine pubblico e di sicurezza.

Andrea Virgilio
Vera Castellani
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Interrogazione presentata dal Pd
Premesso che

Il sistema di intervento lombardo di contrasto e cura sulle dipendenze basato su una diffusa presenza dei servizi pubblici e del privato sociale, è sempre stato uno dei più qualificati e significativi in Italia.

La cifra che Regione Lombardia destina a prevenzione e cura delle tossicodipendenze attraverso servizi di prossimità e osservatori delle Asl è stata in questi anni diminuita.
Come recentemente affermato in un documento presentato dal Coordinamento Enti Accreditati Lombardi: in questi ultimi 2/3 anni abbiamo infatti già assistito a:
 
- Il doloroso taglio di tutte le progettazioni innovative che avevano cercato di accompagnare, anticipare e contrastare il cambiamento dei fenomeni ed alle nuove domande di cura e supporto
- La completa esclusione del privato sociale competente e preparato dopo anni di sperimentazione e collaborazione dai progetti di prevenzione istituzionali, con offerte sui territori dei dipartimenti delle dipendenze ( da mandato regionale ) che prevede un impiego esclusivo degli operatori pubblici (perché non costo aggiuntivo ) anche nelle nuove sperimentazioni innovative in cui la regione si dice impegnata (live skill, peer education ecc..). Tutto ciò malgrado la stesura collettive ( pubblico e privato sociale insieme) delle linee guida della prevenzione di cui la Regione si fa vanto senza nessun investimento conseguente.
 - Il taglio totale dei progetti di reinserimento socio lavorativo per le persone tossicodipendenti con gravi rischi di ricaduta e abbandono dei percorsi di cura e reinserimento socio lavorativo

Le ipotesi annunciate già dal 2012 prevedono inoltre:
 
1) Una ipotizzata riorganizzazione strutturale delle offerte residenziali delle comunità terapeutiche a partire dal 2012 verso predefiniti pacchetti di cura piuttosto rigidi ma con tempi predefiniti di accoglienza ( 6 mesi ) che con la scusa della riorganizzazione su base economica non considera in nessun modo evidenze scientifiche e realtà dei fenomeni.
2) Il completo taglio di tutti i servizi di prossimità già dall’anno 2012 o al massimo dal 2013. Si ipotizza di cancellare servizi attivi da almeno 10 /15 anni come:  “drop in” , unità mobili sulle tossicodipendenze” ,unità mobili giovani” attive nei contesti del divertimento giovanile

Rischiano pertanto di essere azzerati non soltanto gli interventi di prevenzione e di reinserimento ma addirittura anche quelli di prossimità come i vari presidi territoriali in strada, nei luoghi d'incontro e divertimento, i percorsi di formazione e informazione nelle scuole e negli spazi frequentati dai giovani.

Chiediamo alla giunta Provinciale

se ci saranno nei prossimi mesi ricadute anche nel nostro territorio e in particolare nei grandi comuni della nostra provincia a partire da Cremona e come intende agire in difesa dell’azione di questi preziosi servizi di prossimità che non solo concretizzano un’idea di welfare rivolta anche alle fragilità conclamate ma comportano anche  una risposta a una sacrosanta esigenza di ordine pubblico e di sicurezza.

Andrea Virgilio
Vera Castellani


 

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