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TRENORD-TRENITALIA, PILONI (PD): 'REGIONE CON UN PIEDE IN DUE SCARPE, URGE UN PIANO STRAORDINARIO'

“Per i pendolari non cambierà nulla, almeno per un anno”.

| Scritto da Redazione
TRENORD-TRENITALIA, PILONI (PD): 'REGIONE CON UN PIEDE IN DUE SCARPE, URGE UN PIANO STRAORDINARIO'

TRENORD-TRENITALIA, PILONI (PD): 'REGIONE CON UN PIEDE IN DUE SCARPE, URGE UN PIANO STRAORDINARIO'

“Per i pendolari non cambierà nulla, almeno per un anno”.

E’ questo il primo commento dei consiglieri regionali del PD, dopo aver ascoltato questa mattina il presidente Attilio Fontana che, all’apertura del Consiglio regionale, ha spiegato che entro la fine dell’anno Trenord sarà ripartita in due società: Trenitalia e una controllata da FNM.

“Finalmente, dopo settimane di indiscrezioni a mezzo stampa, oggi Fontana è venuto in Aula a illustrare l’ipotesi del nuovo assetto della gestione del sistema ferroviario in Lombardia. Saranno due le imprese che gestiranno il servizio ferroviario lombardo separata del servizio tra Regione e Trenitalia – spiega Matteo Piloni -  Trenord sarà completamente partecipata da Ferrovie Nord Milano e gestirà le tratte suburbane, mentre Trenitalia gestirà il servizio delle tratte regionali. Nuove governance e due nuovi contratti di servizio. Non è chiaro però come la Regione interromperà il contratto in essere e come riformulerà i due nuovi. L’impressione è che stiano prendendo tempo”.

“Dobbiamo anche constatare che purtroppo, al momento, per i pendolari non cambierà nulla, perché non è stata data nessuna risposta immediata ai problemi che stanno affliggendo quotidianamente moltissime linee lombarde. Noi avevamo chiesto un piano straordinario antisoppressioni per limitare disagi quotidiani e invece ci viene proposto un percorso lungo e tortuoso che certifica l’errore strategico di Regione Lombardia, con una ricetta in cui mantiene il piede in due scarpe, ricoprendo contemporaneamente il ruolo di  autorità regolamentare e di proprietario”.

“Miglioramento del servizio per l’utenza? Ci sembra alquanto difficile, dato che l’unico effetto certo prodotto sarà quello di evitare per altri 15 anni gare che costringano a efficientamento e concorrenza, escludendo quindi validi operatori di larga esperienza, anche europea. Ancora una volta – aggiunge Piloni - si rinuncia a progetto che integra il trasporto ferroviario con quello su gomma, dimostrando una visione arretrata e miope”.

“I problemi sono tanti, e urgenti. Treni nuovi, puliti e una gestione migliore, senza ritardi e soppressioni. E in totale sicurezza. Questo è ciò che serve oggi e adesso – conclude il consigliere dem -  e per raggiungere questi obiettivi, per il futuro,  la scelta più opportuna rimane quella di prevedere una gara europea per trovare il gestore migliore, con investimenti certi e responsabilità scritte nero su bianco”.

Milano, 10 luglio 2018

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