LIBIA - TURCO (RADICALE) : L'ONU DECIDE, FRATTINI E LARUSSA
CHIACCHIERANO PERCHE' SI CHIACCHIERI SULLE LORO CHIACCHIERE. SUBITO
SOSPENSIONE DEGLI ACCORDI, CONGELAMENTO IMMEDIATO DEI BENI, CON UN
OCCHIO ALLA RAFFINERIA TAMOIL DI CREMONA.
Roma, 27 febbraio 2010 - Maurizio Turco, deputato radicale,
rappresentante legale del Partito radicale ha dichiarato:
"Interessa davvero poco che il Ministro della difesa La Russa annunci
che non essendoci più interlocutori in Libia l'accordo è di fatto
sospeso. O che il Ministro degli esteri Frattini "profetizzi" ex post
un inevitabile passo indietro del Raìs.
Mentre l'Onu ha preso delle decisioni i Ministri La Russa e Frattini
chiacchierano e vorrebbero che si chiacchierasse sulle loro
chiacchiere.
Di fatto siamo a quanto abbiamo chiesto sin dal momento in cui
l'esercito regolare sparava sui manifestanti: sospensione formale
dell'accordo e, in particolare, di quello militare; delle opere
pubbliche in essere, congelamento immediato dei beni che la famiglia
Gheddafi e i gerarchi del regime hanno in Italia.
E nel congelamento dei beni un occhio di riguardo andrebbe dato alla
fatiscente, inquinante, pericolosa raffineria Tamoil di Cremona: i
libici non devono scappare ma devono chiuderla, procedere alla
bonifica, indennizzare dipendenti e cittadini. A tal proposito si
possono utilizzare i soldi previsti dall'accordo."