Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 03.33

Uisp.Il Forum Terzo Settore scontento della finanziaria

| Scritto da Redazione
Uisp.Il Forum Terzo Settore scontento della finanziaria

MANOVRA FINANZIARIA, IL FORUM TERZO SETTORE ESPRIME FORTE PREOCCUPAZIONE: "LE NOSTRE RICHIESTE NON VENGONO ASCOLTATE. APPELLO A GOVERNO E PARLAMENTO".
Più risorse per le politiche pubbliche, meno tagli: ricordate piazza Montecitorio una settimana fa, stracolma di persone e volontari del terzo settore? Acli, Uisp, Legambiente, Arci, disabili e anziani, una protesta senza precedenti che non ha smosso di una virgola il governo che procede a testa bassa con i tagli alle politiche sociali e ai Comuni. Il Forum nazionale del Terzo Settore, del quale fa parte anche l'Uisp, esprime "forte preoccupazione" nei confronti della manovra finanziaria. "Occorrono capacità di governo e scelte mirate di intervento – sottolinea il portavoce Andrea Olivero – piuttosto che semplici tagli lineari. Occorre un’inversione di rotta e una reale e concreta applicazione del principio di sussidiarietà previsto dalla Costituzione (art. 118) e dalla legge 328/00 sul sistema dei servizi sociali, che dia un effettivo riconoscimento di pari dignità alle organizzazioni della società civile e sia in grado di mobilitare tutto quel patrimonio di risorse che la cittadinanza attiva è in grado di mettere a disposizione". "Ci sembra che – prosegue Olivero – le nostre richieste non vengano ascoltate, e ci si dimentica che le risorse destinate al sociale sono un investimento, e non una spesa, per il futuro del nostro Paese". Appello a governo e parlamento perchè "prendano in considerazione nella manovra le proposte che il Terzo Settore ha sollevato con forza".

Negativo anche il parere di Giulio Marcon, portavoce della campagna Sbilanciamoci a cui aderisce anche l'Uisp: "Iniqua, sbagliata ed autolesionista: questa manovra produrrà ulteriore recessione nell'economia e povertà tra le fasce sociali più esposte del
paese".
Sbilanciamoci (composta da 46 organizzazioni della società civile) rende nota oggi la sua contromanovra (scaricabile dal sito della campagna: www.sbilanciamoci.org) che prevede oltre 27 miliardi di riduzione della spesa pubblica (spese militari, per le grandi opere, ecc) e poco più di 23 miliardi di nuove entrate da misure fiscali che colpiscono i grandi patrimoni e le rendite.

fonte:UISP Cremona

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