Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 12.44

UN DECRETO CRESCITA CHE MI FA RIFLETTERE di Omar Cattaneo (Fim-Cisl Asse del Po Cr-Mn

Ho guardato e provato a riflettere sui tratti salienti del decreto e mi ritrovo ad evidenziare incongruenze e mancanze forti che minano il futuro del nostro Paese prima ancora come comunità che dal punto di vista economico.

| Scritto da Redazione
UN DECRETO CRESCITA CHE MI FA RIFLETTERE  di  Omar Cattaneo (Fim-Cisl Asse del Po Cr-Mn

UN DECRETO CRESCITA CHE MI FA RIFLETTERE  di  Omar Cattaneo (Fim-Cisl Asse del Po Cr-Mn)

Ho guardato e provato a riflettere sui tratti salienti del decreto e mi ritrovo ad evidenziare incongruenze e mancanze forti che minano il futuro del nostro Paese prima ancora come comunità che dal punto di vista economico.

Premetto che il mio non è atteggiamento pregiudiziale sull’attuale Governo del quale ho una mia opinione che non voglio giocare in qualità di influencer, ma che ritengo importante esprimere in luoghi appropriati e durante le elezioni.

Il decreto presenta buchi prospettici immensi, che minano la possibilità di costruire un futuro innovativo e di protagonismo assoluto per le nuove generazioni.

Lavoro, istruzione e ambiente sono declinati in modo insoddisfacente, rasentando in alcuni casi il nulla. Se da un lato la maggioranza ha fatto un passo indietro abbassando sensibilmente la cifra destinata agli incentivi per le imprese, dall’altro nega inequivocabilmente lo sviluppo di competenze necessarie ad affrontare la quarta rivoluzione industriale; si evita di cogliere l’importanza di essere gestori della tecnologia governandone le funzionalità, non si sviluppano incentivi alla formazione  continua e, per contro, non si introduce il concetto di alta professionalità e di valorizzazione del capitale umano. La conseguenza è rispondere con i termini ignoranti e poveri alla domanda che generazioni future vogliamo.

Infatti, nell’istruzione si investe praticamente nulla, manca il rinnovo del prossimo triennio 2019-2021 degli insegnanti e non vi sono soluzioni che evitino classi da 30 oppure, addirittura, di 36 alunni.; a ciò si aggiunge il nulla rispetto all’edilizia scolastica

Si registra un vuoto assoluto anche in materia ambientale: non è previsto nulla sulla mobilità alternativa e al taglio delle emissioni di Co2 e neppure sulla transizione energetica alle fonti rinnovabili. Non sono riuscito a trovare nulla sul clima e sui gas serra, tutti argomenti non prioritari, un po’ come i governi precedenti.

Il tutto condito con un deficit che ha superato il 132% con il rapporto deficit Pil che ha superato il famoso 2,4% e con una crescita pari allo 0,2%: proprio il contrario di quanto detto... ed e questo che mi lascia basito, perché mi aspettavo il cambiamento come cittadino e come lavoratore che paga regolarmente le tasse. Invece mi ritrovo condoni per chi ha frodato fiscalmente e condoni edilizi e questo, come in passato, è un affronto al cittadino non esemplare, ma normale, che vive e da’ il suo contributo per e nella comunità.

Nel frattempo l’Inps parla di tesoretto risparmiato dal reddito di cittadinanza, ma mi hanno fatto vedere che questo non esiste visto che sono soldi che si devono impegnare e quindi sono un debito; ne consegue che coloro che hanno ottenuto il reddito di cittadinanza sono circa mezzo milione di persone per il 60% dei quali significa  prendere meno di € 500,00 al mese. Ora bisogna capire come trovare 23 miliardi per evitare l’aumento dell’IVA.

E intanto sul Titanic il pianista continua a suonare.

Omar  Cattaneo

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