Prosegue il grande lavoro che il Centro di ricerca Alfredo Galmozzi sta facendo da alcuni anni all’interno del ricordo e della memoria del mondo del lavoro cremasco. Il prossimo 3 marzo, alle 17 presso la sala Alessandrini, verrà presentato il nuovo volume della serie Fabbriche paese, opera dedicata alla Canavese di Crema
Il viaggio del centro torna così tra le mura cittadine. Partito idealmente con il volume dedicato all’Olivetti si era snodato attraverso imprese storiche del nostro territorio passando così attraverso Ferriera e Van Den Berg e poi attraverso imprese che hanno fatto paesi cremaschi come la Sacet di Vaiano Cremasco, la De Magistris di Bagnolo Cremasco e il Linificio di Pandino.
Anche in questo caso l’opera si compone di libro e documentario. Il titolo dell’opera è Un gioiello di tornio, a ricordare la vocazione dell’azienda alla meccanica di precisione. La spinta per la produzione del volume è arrivata soprattutto dagli ex dipendenti. L’intenzione è quella di raccontare la traccia di una competenza alta, acquisita in un gruppo aziendale coeso e innovativo, rimasta nel territorio attraverso nuove aziende, legate al settore delle macchine utensili, aziende obbligate al confronto con un mercato internazionale e di conseguenza alla ricerca e alla innovazione. Aziende che sono cresciute alla “scuola” della Canavese.
Sono tre gli autori del volume: la collaboratrice del centro Anna Maria Zambelli e due ex impiegati dell’azienda. Due persone che hanno passato decenni della loro vita tra le mura dell’azienda. Walter Bianchessi, impiegato dal 1967 al 2006,.che ha curato la raccolta di fotografie e documenti eAntonio Vailati, impiegato in Canavese dal 1962 al 1982, ha coordinato tutte le fasi della pubblicazione. Il filmato è di Stefano Erinaldi, collaboratore del Centro Ricerca Alfredo Galmozzi nella realizzazione di documentari.
