Un nuovo libro SAN VALENTINO ERA IN MEZZO AL MARE di Aftab Ahmed
“L’amore insegna a vivere e allontana tutte le paure. Combatte le difficolta e rende possibile l’impossibile.” ha detto.
La sua storia era la più strana tra i milioni di racconti nel campo.
Veniva dalla città di Mossul, in Iraq. Ha lasciato la sua patria non per paura della guerra o della povertà, ma per il suo amore.
Qualche mese fa è arrivata da Londra una sua parente, Meena, e si sono visti.
Di innocenza erano colmi i loro sguardi, la sorpresa della profondità di quell’intesa e la luce intensa che brillava nei loro occhi ,da lontano, fino a diventare sempre più forte e sempre più vicina si uni in un celestiale abbraccio di cuori .Il piccolo Cupido batteva felice le sue ali avvolgendo i due fanciulli con il suo sguardo infantile e irrazionale e scagliò la sua freccia che trapunse i due, giovani, cuori.
Meena è tornata in Inghilterra, con i suoi genitori, ma a Bilal gli ha portato via l’anima.
Bilal non sapeva che nemmeno il lusso del corteggiamento è possibile per gli abitanti di ogni paese o consentire ai cittadini di paesi, come l’Iraq di muoversi liberamente in tutto il mondo.
Legalmente, non c’è libertà di attraversare le frontiere o ottenere un visto. Viene negato il diritto di curarsi meglio, di cercare un lavoro dignitoso. Viene meno il diritto di inseguire i propri sogni, il diritto di diventare pazzi d’amore, il diritto di amarsi. Questo significa obbedire alla legge. L’amore, l’enfasi vengono dal cuore. Ragione, regole, leggi, filosofia sono tutte invenzioni della mente.
Il cuore non tiene conto della saggezza, dell’intelligenza. Quando l’amore penetra nel cuore non esiste muro di paura e non esistono più barriere di confine, tutto diventa possibile.
Un amante non ha bisogno di un visto d’ingresso, di un timbro per l’immigrazione. Lui esce con uno scalpello, per scavare un canale, gioca con un pallone, fa jogging, corre, scappa.
Anche Bilal fece lo stesso e se ne andò. Ma c’erano molti confini tra lui e la città di Meena, dove la vita e la morte giocavano faccia a faccia. In un tale viaggio la paura non esiste. I serpenti non temono gli scorpioni, le bestie feroci non fanno più paura. Esse seguono gli umani, come uno di loro. Se una persona indossa un’uniforme non ha paura della violenza, degli spari, degli omicidi.
Se indossa il Uniform ha il potere di gettare in fondo alla cella, di incatenare, di togliere completamente la libertà. Se diventa il Sovrano non considera i cittadini di altri paesi esseri umani ed inizia ad ergere muri di confine, contro di loro.
Bilal ha percorso quattro mila chilometri e mezzo, in tre mesi. L’immagine della sua dolce Meena,, gli dava il coraggio di guardare in faccia la morte ,fino a che giunse a Calais, in Francia. L’ultima tappa prima di raggiungere la Gran Bretagna
Il viaggio da Calais a Londra l’ha fatto nascosto su un camion.
Quando salì sul camion gli sembrò di essere entrato in una tomba. C’erano diversi pacchi ai lati e nello spazio, angusto, di mezzo trentacinque giovani appiccicati l’uno all’altro riuscivano a malapena a respirare.
Tutti avevano una bottiglia di acqua, per la sete e un pacchetto di biscotti, per la fame. Quella bottiglietta serviva anche per svuotare la vescica, lungo la strada. L’autista ha ordinato di reprimere qualsiasi suono, nella zona di confine.
Ci sono così tanti camion che entrano in Gran Bretagna dalla Francia, che è impossibile controllarle tutti. Non tutti i camion vengono controllati, ma quello di Bilal sì. Tutti sono stati arrestati.
Bilal è stato presentato davanti al giudice francese, aveva solo diciassette anni, quindi non poteva essere espulso. È stato mandato in un campo profughi.
Un campo profughi, pensato come un campo di mendicanti, come un rifugio per bambini dimenticati, dai loro genitori.
I risparmi di Bilal erano esauriti. Con gli ultimi spiccioli acquistò una carta, per poter chiamare Meena. “Vieni presto”, si strugge la ragazza, “I miei genitori mi vogliono far sposare”.
Tra le lacrime il ragazzo sente la conversazione interrompersi, bruscamente. L’ansia ed il desiderio crescono sempre più.
Inizia a chiedere al campo se c’è un altro modo per raggiungere la Gran Bretagna. Qualcuno ha detto, scherzosamente, di sì. Sì può raggiungere la Gran Bretagna dalla Francia attraversando, a nuoto, il mare. Raccolse del denaro a poco a poco ed inizio ad allenarsi, nella piscina locale e fece amicizia, con un istruttore francese, Simon. Aveva l’abitudine di nuotare per molte ore. Inizio, seriamente, a mettere in atto lo scherzo fatto dagli amici. Ha chiesto a Simon se fosse possibile attraversare a nuoto per raggiungere la sua mèta. Simon gli ha spiegato che la differenza tra l’acqua stagnante e quella del mare è grande. Nel mare possono verificarsi onde di tempesta, fatali, per un nuotatore. La temperatura dell’acqua del mare, in alcuni punti è di pochi centigradi e la distanza minima per nuotare dalla Francia alla costa della Gran Bretagna è di 21 chilometri. Gli ha ,anche, detto che per quanto un nuotatore possa essere allenato non può avanzare a più di 2k/h.
Ciò significa, chiaramente, che ci vorrebbero dieci ore di nuoto continuo per andare dalla Francia a Gran Bretagna.
Nell’ultima telefonata Meena gli ha detto che la sua famiglia la sposerà con un ristoratore di Londra e “se non vieni darò la mia vita”.
L’amore annulla gli ostacoli ; è come un oceano che si trasforma in un laghetto è come una montagna ,che diventa una collinetta. Tutto diventa possibile, tutto ha un senso e Bilal non consulta nessuno. Salta e basta. Indossa il suo costume e nulla chiede a Simon.
Simon gli ha consigliato nei lunghi allenamenti di non tenere mai la testa sotto’acqua per più di tre minuti.
Bilal nuota per 20 chilometri e 200 metri. L’amore sconfigge il mare, i vortici tempestosi e le temperature gelide.
La costa della Gran Bretagna distava solo 800 metri. Ma Bilal non sapeva che niente in questo mondo è tanto nemico dell’uomo quanto l’uomo stesso. Entrò nel raggio di controllo della guardia costiera Britannica e senti il fischio dell’alarme.
Stavolta Bilal era determinato a non cadere più nelle mani di nessuna polizia di frontiera, di nessun cappotto nero, di nessuna uniforme.
Si è tuffato in profondità per molto più di tre minuti.
ERA IL 14 FEBBRAIO
In Gran Bretagna si celebrava un giorno speciale; si vendevano fiori ovunque.
Meena aveva fretta di prepararsi, oggi doveva cenare a lume di candela con il ristoratore, suo promesso sposo, Quasim.
Lei lo raggiunse. Una rosa rossa, uno sguardo intenso di promessa e le sue parole magiche: Il tuo Valentino.
Dall’altra parte il corpo di Bilal fu consegnato a Simon il giorno dopo, perché sul costume di Bilal c’èra il nome di Simon.
Meena aveva promesso a Bilal di rinunciare alla sua vita, se avesse dovuto viverla senza di lui. Ma è stato Bilal ad aver amato e ad essere rimasto solo.
AUGURI SAN VALENTINO ERA IN MEZZO AL MARE