Sabato, 20 aprile 2024 - ore 14.15

USB: ‘La guerra, un formidabile strumento contro i lavoratori e i ceti popolari’

La Piattaforma Sociale Eurostop invita alle manifestazioni no war di sabato a Roma e Milano

| Scritto da Redazione
USB: ‘La guerra, un formidabile strumento contro i lavoratori e i ceti popolari’

«Guerra e austerity sono due facce della stessa medaglia. Per questo siamo contrari, senza se e senza ma, a ogni ipotesi di intervento militare, sia esso in Medioriente, alle porte dell’Europa o in Africa»: così la Piattaforma Sociale Eurostop rilancia la manifestazione di sabato 16 gennaio. «La guerra e il terrorismo si alimentano vicendevolmente ormai da 25 anni: dalla prima guerra del Golfo, sconvolgendo interi territori, smembrando nazioni, falciando centinaia di migliaia di vite e dando impulso alla nuova tratta degli esseri umani. Nessuna guerra ha mai messo fine al “terrorismo”. Al contrario, i diversi interventi militari hanno esasperato il conflitto tra potenze e aree economiche tra loro in concorrenza, come Stati Uniti, Unione Europea, Turchia, Russia e Paesi del Golfo, per il monopolio delle risorse economiche e petrolifere e delle vie degli scambi commerciali. Come era facile prevedere, la follia delle cosiddette guerre “umanitarie” ha portato la guerra e il terrorismo dentro i confini dell’Unione Europea», proseguono gli organizzatori.

«A seguito degli attentati di Parigi, la classe dirigente dei Paesi dell’Unione Europea sta cinicamente utilizzando la paura del terrorismo, blindandosi e varando dei dispositivi restrittivi delle libertà individuali e collettive, dal diritto di scioperare e manifestare a quello di circolazione e di espressione. Proprio in questi giorni l’Unione Europea ha deciso di togliere dai vincoli di bilancio le spese aggiuntive per la guerra, mentre tali vincoli continuano a essere validi per tagliare servizi sociali, istruzione, sanità insieme a salari e pensioni».

«Siamo sempre più convinti che dal terrorismo e dalla guerra si esce sconfiggendo le classi dirigenti che alimentano i conflitti e la destabilizzazione del Mediterraneo, e tagliando i rapporti e le forniture militari con Paesi come Israele, Turchia e le petromonarchie che con le loro politiche alimentano la guerra e il terrorismo. Lottare contro la guerra significa lottare per riprendersi la democrazia, i diritti del lavoro e riconquistare lo stato sociale, che vengono tagliati a favore dei profitti e delle risorse per le borse e gli speculatori finanziari. Per noi è questo il vero anticorpo al terrorismo e a ogni opzione bellica».

«Per queste ragioni, sabato 16 gennaio, nel 25° anniversario dei bombardamenti in Iraq, daremo vita, insieme ad altre forze sociali, a una giornata nazionale di mobilitazione contro la guerra, con manifestazioni a Roma e Milano», concludono da Eurostop.

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