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Va a Siracusa il record europeo della crisi climatica: 48,8 °C

Società meteorologica italiana: ''Il riscaldamento globale antropogenico sta rendendo sempre più probabili e frequenti le lunghe ed eccezionali ondate di calore''

| Scritto da Redazione
Va a Siracusa il record europeo della crisi climatica: 48,8 °C

Alle 13:14:15 di ieri, 11 agosto 2021, il Servizio informativo agrometeorologico siciliano (Sias) ha registrato la temperatura record di 48,8 °C presso la stazione di rilevamento installata a Siracusa – Contrada Monasteri.

«Il dato – spiegano dalla Società meteorologica italiana (Smi) – si colloca 15 °C sopra media, e rappresenta con buona probabilità un nuovo primato di caldo per l’Italia e anche per tutta l’Europa».

Anche se «a una prima e rapida valutazione il dato pare affidabile», misurato da una stazione meteorologica automatica professionale (Campbell), correttamente installata su suolo naturale e periodicamente controllata dal personale Sias, c’è ancora un margine d’incertezza in quanto è probabile che un’apposita commissione dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) verifichi l’attendibilità anche dei 48,8 °C anche «dal punto di vista metrologico prima di inserirlo ufficialmente nell’elenco dei record continentali».

Si tratta di un dato ancora distante, fortunatamente, dai record di temperatura segnati a livello globale – è attualmente in corso d’esame al Wmo quello registrato il 16/8/20 nella Death valley californiana, 54,4 °C, eguagliato nel luglio di quest’anno – ma che si smarca in modo sensibile dai precedenti picchi di caldo toccati in Europa.

«Fino ad ora – ricordano dalla Smi – per l’Europa figuravano come primato ufficiale di caldo i 48,0 °C del 10 luglio 1977 ad Atene, la cui attendibilità è stata tuttavia messa in discussione, così come quella del presunto record italiano di 48,5 °C misurato il 10 agosto 1999 a Catenanuova», registrato sul tetto cementato di un edificio.

In attesa del bollino dell’ufficialità da parte del Wmo, resta comunque la serie di temperature estreme registrate in Sicilia in questi giorni: due giorni fa a Lentini si sono toccati i 47 °C, mentre il giorno successivo a Paternò è stata registrata sempre dalla Sias la temperatura di 47,4 °C.

Non si tratta di un caso: «Come sottolineato nel primo volume del Sesto rapporto di valutazione dei cambiamenti climatici dell’Ipcc, appena diramato, il riscaldamento globale antropogenico – sottolineano dalla Smi – sta rendendo sempre più probabili e frequenti le lunghe ed eccezionali ondate di calore come quella che in questi giorni interessa il Nord Africa e il Mediterraneo, con tutto ciò che ne consegue, dai problemi sanitari, agli incendi forestali, alle crisi idriche e dunque alla perdita di produzione agricola».

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