Martedì, 16 aprile 2024 - ore 14.37

Partecipazione dei cittadini

| Scritto da Redazione
Partecipazione dei cittadini

La versione cremonese della “partecipazione dei cittadini"
Il termine “partecipazione dei cittadini” ha trovato a Cremona significati nuovi e innovativi, costituendo un modello che altri Comuni ci invidiano. Ne riassumiamo i termini, con alcuni esempi esplicativi.

Modello base, cioè la definizione classica di “partecipazione dei cittadini”, però geneticamente modificata. Si divide a sua volta in due sotto-insiemi, quello a termine e quello a scomparsa.
Il primo è stato applicato all’area ex-Annonaria, dove è stata richiesta la partecipazione dei cittadini per pensare il futuro di quest’area. Una volta acquisite le proposte (numerose e interessanti), il Comune ha dichiarato terminata la fase e si è rivolto a un “advisor” (UniCredit) che persegue, “come unico obiettivo delle consulenze, la guida del Cliente verso l'individuazione e realizzazione delle migliori strategie e soluzioni di investimento.” Forse è per questo che nel pacchetto ex-Annonaria sono stati inseriti i Comparti Cavallerizza, Corpus Domini, Magio-Grasselli, Radaelli, Aselli e San Francesco, immobili che danno una certa sicurezza nell’investimento, piuttosto che un’area ancora da definire come quella ex-Annonaria. A meno che sia stata già definita e noi non ne sappiamo nulla…
Il secondo, quello a scomparsa, è stato applicato nella progettazione del Parco del Morbasco. E’ stata richiesta la partecipazione dei cittadini, ma una volta acquisita l’area, il Parco è scomparso dalle priorità amministrative: sono stati messi a dimora gli alberi, finanziati dal Piano di Sviluppo Regionale (i costi sono stati anticipati dal consorzio Forestale, che per vent’anni curerà la manutenzione incassando i contributi) ed è stata sistemata la strada ciclo-pedonale, a cura della Fondazione Moreni, che si garantisce così l’accesso alla Cascina omonima. Per il resto, il nulla, nemmeno i soldi che il “privato” ha messo a disposizione per il parco sono stati utilizzati, rimane un parco senza sbocchi, un parco di quartiere: esattamente come prima, ma con una muraglia di palazzoni in più.

Modello di partecipazione a posteriori. E’ quello più nuovo, ancora da rodare. Viene progettata e imposta una strada (una a caso, la Strada sud), con tutti i suoi particolari esecutivi, e poi viene chiesta la partecipazione, su quali aspetti non si sa.

Modello di partecipazione passiva. In questo caso i cittadini non partecipano, è il Comune che, in presenza di un ricco signore che finanzia i progetti, passivamente accetta tutto, progetto e progettisti, senza passare da Consiglio Comunale, Giunta e Sindaco.

Modello partecipata. In teoria possono essere nominati Presidenti (e via scendendo in grado) nelle aziende “partecipate” delle quali il Comune è azionista, tutti i cittadini, in pratica ci riescono (creando anche un po’ d’invidia) solo quelli con tessera di partito o con amici influenti nei partiti. I più fortunati possono diventare Presidente di LGH e provare ad aumentarsi lo stipendio, tanto non si rischia nulla, i partiti fanno finta di scandalizzarsi e poi si dimenticano.

Questa è la “partecipazione” secondo l’Amministrazione comunale. Il distacco tra “politica” e cittadini diventa sempre più ampio e evidente, sarà interessante vedere nel prossimo futuro quali scenari nasceranno dall'inevitabile cambiamento.

Luci Cremona


 

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