Il modello sociale europeo è uno dei più avanzati al mondo.
Tuttavia, rimangono forti differenze fra un Paese e l’altro. Esiste una disparità di diritti fra chi ha la fortuna di godere di un welfare estensivo e chi, invece, può contare soltanto su garanzie limitate.
Questo nodo è stato affrontato dai sindacati che hanno lanciato una forte azione di sensibilizzazione a livello europeo.
In particolare, è stata lanciata un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) per portare al centro del dibattito la questione dell’accesso alle cure mediche di lunga durata.
Si tratta di un tema importante, che riguarda soprattutto la popolazione anziana e gli individui che non possono contare sul supporto familiare.
Occorre proteggere le persone più vulnerabili costruendo un quadro di diritti che assicuri l’uguaglianza di accesso alle cure e le pari opportunità e questo può avvenire soltanto tramite un’armonizzazione della legislazione europea in materia.
L’Europa si trova di fronte ad una vera e propria sfida demografica.Nei prossimi anni, a fronte di un calo della forza lavoro, aumenterà invece il numero di persone anziane che avranno bisogno di un sistema di welfare moderno ed efficiente.
Si tratta non soltanto di una questione di dignità, ma anche dell’unico modo per riconoscere l’importante ruolo che gli anziani possono rivestire all’interno della propria famiglia e nella società.
Per questo abbiamo proposto la predisposizione di una Carta dei diritti delle persone fragili e non autosufficienti, che ponga le basi per un coordinamento europeo delle politiche di invecchiamento attivo e di welfare, salvaguardando i diritti fondamentali di tutti i cittadini UE.
Antonio Panzeri
Parlamentare Europeo del PD
2014-03-19