RICONOSCERE, CAPIRE, DIFENDERSI
Viadana : una giornata all’insegna della prevenzione alle RELAZIONI TOSSICHE
Come è possibile che tante ragazze vittime di femminicidio non si siano accorte che qualcosa non andava nel loro rapporto con il fidanzato. Come mai tante donne accettano l’ultimo incontro che si rivela spesso quello fatale?
E’ vero che l’amore è cieco ma forse manca qualcosa, forse non se ne parla abbastanza dei segni che un amore che diviene tossico porta con sè, oppure entra in gioco la paura di confidare atteggiamenti, comportamenti o parole che feriscono e fanno sentire le donne spesso colpevoli, quasi fossero essere stesse a causare quelle situazioni. Forse che le donne siano tutte affette da sindrome di Stoccolma? Ci facciamo in effetti questa domanda ogni volta che nonostante i lividi si trovino sulla pelle e non sul cuore, la donna soccorsa in ospedale decida comunque di non denunciare di non agire e di tornare a casa con il suo aguzzino.
Questa mattina tre classi dell’Istituto Sanfelice area Don Bosco accompagnate dalle insegnanti hanno raggiunto in centro storico i 5 alberi allestiti dal gruppo Soroptimist Terre dell’Oglio Po per la campagna Orange The World 2023.
Sono alberi vestiti del colore arancione che hanno frutti di parole, frasi che vogliono far riflettere perché ogni donna sappia che può cambiare le cose, che può trovare soluzioni.
Riportano quindi cosa significa riconoscere i segni di una relazione malata, attraverso la descrizione di cosa accade quando in un rapporto si insinua la gelosia, la manipolazione, il controllo, la critica e altri atteggiamenti estremi che se intercettati per tempo potrebbero aiutare a capire che qualcosa non va.
L’albero è stato scelto quest’anno con le amiche dell’associazione Rete Rosa quale simbolo della campagna internazionale Orange The World, per questo a partire dal 25 novembre data internazionale per il contrasto alla violenza alle donne e fino al 10 dicembre data internazionale dei diritti dell’uomo le Installazioni Soroptimist “Riconosci i segnali di una relazione tossica” e “l’albero della sorellanza” posizionati vicino all’edificio Mu.vi, centro polifunzionale culturale di Viadana e nelle vie : Manzoni, Ettore Sanfelice e Circonvallazione Fosse, saranno esposti alla lettura e curiosità dei cittadini.
Percepito quale icona di grande forza di adattamento e di rinascita, l’albero si rinnova, e rivive ininterrottamente alimentandosi dalla fonte sacra della Terra.
La premessa al concetto di raffronto tra la forza dell’albero e quella della donna ha accompagnato la visita prendendo spunto dalle varie parti che compongono la pianta.
Le radici che devono essere forti e ancorate al suolo così come quelle delle donne consentono loro di tenere unite situazioni spesso critiche . Le donne sanno dare valore ai riti, ai canti, al cibo in qualsiasi luogo della terra ove siano nate. Il fusto solido e robusto così come devono essere le donne : immobili , rigide nelle proprie convinzioni per portare avanti idee in linea con le personali aspettative di benessere nella vita, in famiglia e nel lavoro.
I rami protesi al cielo come nel logo Soroptimist International d’Italia, sono braccia rivolte all’alto; sono mani , sguardi, preghiere verso il sublime che ci sovrasta, la spiritualità che ci riempie il cuore e ci insegna a guardare oltre le difficoltà di ogni giorno.
E infine la chioma rigogliosa, folta, colorata come le chiome che incorniciano i visi delle donne. Le donne esprimono le loro passioni attraverso arcobaleni di diverse tonalità dai piedi fin sul capo . Si vestono di nuovi colori per rinnovarsi, per dare una svolta alla propria vita, per sentirsi sempre uniche e diverse. Perche’ donna è fantasia, è parola, è musica, è aggregazione, è alleanza.
L’evento è proseguito presso l’Aula Magna dell’Istituto Don Bosco con la visione di video clip Soroptimist sulle tante forme di violenza domestica, psicologica, economica.
Tanti quindi gli spunti di riflessione che hanno animato le ragazze e i ragazzi ponendo domande ai relatori presenti, così come è stato interessante leggere i pensieri in forma anonima della scatola arancione che da circa dieci giorni la scuola aveva messo a disposizione delle classi per esprimere un parere sul tema della violenza dell’uomo sulla donna.
Si ringraziano i relatori : Antonia Botrigno di Rete Rosa, il direttore didattico Ing. Alessandro Cau, L’insegnante Alessia Forgione e tutte le sue colleghe e colleghi insegnanti, il comandante Luogotenente Burroni Massimiliano e i collaboratori delle forze dell’ordine che hanno saputo rispondere ai tanti quesiti sottoposti dagli studenti che hanno partecipato attivamente alla buona riuscita dell’incontro.
Sulle note della canzone Supereroi di Mr.Rein si sono salutati i presenti con l’impegno reciproco a proseguire anche in futuro queste importanti iniziative.