Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 21.45

Zone gialle: aperitivi, shopping e assembramenti ovunque

A Roma chiusa l’area di Fontana di Trevi, il Codacons chiede il numero chiuso nelle strade, il governo si riunisce d’urgenza

| Scritto da Redazione
Zone gialle: aperitivi, shopping e assembramenti ovunque

Con la maggior parte dello Stivale zona gialla, tornano aperitivi shopping e assembramenti. È il quadro che emerge dalla prima domenica sotto l’egida delle nuove misure meno restrittive da parte del governo. Assembramenti si segnalano praticamente in ogni angolo d’Italia. A Roma, ad esempio, i vigili urbani hanno dovuto isolare l’area di Fontana di Trevi per via della folla presente intorno alle 7 di sera. Secondo quanto previsto dal Comune, l’area subirà delle restrizioni con accessi alternarti in modo da limitare il numero di persone presenti in contemporanea.

Senza un controllo capillare del territorio, c’era da aspettarsi il ritorno delle persone per strada, anche perché le misure lo consentono e anche usando il buonsenso, è impossibile che non ci sia l’uscita contemporanea di tantissime persone contemporaneamente in città con milioni di abitanti. Complice anche il bel tempo, molti italiani ne hanno approfittato per tornare nei bar appena riaperti, per fare shopping, ma anche solo per fare una passeggiata di salute.

Foto e video condivisi dai social hanno immediatamente allarmato il governo, che si riunisce questa sera a Palazzo Chigi. Il premier Giuseppe Conte incontra i capidelegazione della maggioranza per decidere il da farsi. Fin qui, i protocolli predisposti dai Prefetti si sono rivelati praticamente inutili in varie città, da Milano a Roma, passando per Bologna e Napoli. Non essendoci divieti particolari, le forze dell’ordine non possono nemmeno e tra l’altro sono pochi i sindaci che hanno fatto ricorso alla chiusura di strade o piazze per evitare gli assembramenti. A tal proposito, il Codacons chiede fortemente l’adozione dei poteri consentiti dall’ultimo Dpcm: “Diversamente i Comuni dovranno rispondere di concorso in epidemia colposa e reati contro la salute pubblica”.

 

Favorevole all’adozione di misure più restrittive è il Partito Democratico, che ribadisce la necessità di non vanificare i sacrifici fin qui fatti per contenere i contagi. “Le misure indicate alcune settimane fa dal governo per contenere la curva della pandemia stanno funzionando. Se la situazione in molte regioni migliora è solo grazie a quelle misure di contenimento e a comportamenti coerenti e responsabili. Malgrado questo, il numero delle vittime è drammatico cosi come il numero complessivo dei positivi. Ora – fanno sapere ancora i dem- bisogna fare di tutto per non disperdere questi risultati e non tornare indietro. Per questo, alla luce di un sicuro aumento del rischio di assembramenti dovuto al periodo delle festività e alle raccomandazioni alla prudenza e responsabilità del comitato scientifico nazionale, occorre valutare l’adozione di nuove misure che garantiscano il contenimento dei contagi”.

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