"Il ruolo dei Centri antiviolenza – specificano le associazioni – risulta depotenziato in tutte le azioni del Piano e vengono considerati alla stregua di qualsiasi altro soggetto del privato sociale, senza alcun ruolo se non quello di meri esecutori di un servizio". Sono sul piede di guerra le associazioni che si occupano di violenza contro le donne dopo aver appreso i contenuti del Piano straordinario messo a punto dal Governo, che giovedì 7 maggio sarà presentato in Conferenza unificata Stato-Regioni. “Il Governo Renzi - affermano Telefono Rosa, Dire, Udi, Fondazione Pangea e Maschile plurale - perde un'occasione storica di combattere con azioni specifiche, coordinate ed efficaci la violenza maschile contro le donne attraverso un Piano che affronti le esigenze tassative poste dalla Convenzione di Istanbul”.
Fonte: rassegna sindacale