Sabato, 27 aprile 2024 - ore 22.19

Pavia.Gli studenti universitari protestano sul tetto contro decreto Governo

| Scritto da Redazione
 Pavia.Gli studenti universitari protestano sul tetto contro decreto Governo

Oggi 7 febbraio, il Coordinamento per il Diritto allo Studio - UdU ha simbolicamente occupato il tetto dell'Università di Pavia, per protesta contro l'attuazione del decreto ministeriale emanato dal ministro uscente Profumo che, se approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, taglierebbe del 45% il numero delle borse di studio per gli studenti italiani. Ma non solo. Oltre al taglio del numero di borse, saranno diminuiti gli importi delle borse, inaspriti i limiti d'accesso e introdotti criteri diversificati per territorio: una inaccettabile discriminazione, e un attentato contro il diritto allo studio, ormai unica possibilità di mobilità sociale nel nostro paese.
Nel dettaglio, il decreto prevede:
- Requisiti economici più stringenti per l'accesso alla borsa connessi a una rimodulazione territoriale che configura vere e proprie gabbie geografiche: ISEE di 20.000 euro minimi al Nord; 17.150 euro al Centro; 14.300 euro al Sud;
- Aumento dei requisiti di merito richiesti per poter accedere alla borsa di studio (da 20 a 35 CFU in più da conseguire per il primo anno, da 25 a 35 per il secondo, da 80 a 90 per il terzo, da 135 a 150 per l'ulteriore semestre dopo il terzo anno della triennale. Per la magistrale da 20 a 40 per il primo anno, da 30 a 40 per il secondo e da 80 a 100 per l'ulteriore semestre);
- Diminuzione dell'importo effettivo delle borse, sia al lordo che al netto per via del parallelo aumento delle detrazioni per alloggio e mensa che rischia di annullare completamente l'importo monetario percepibile;
- Riduzione ad un'unica rata, ad agosto, senza anticipi, dell'erogazione della borsa nel caso in cui la Regione garantisca mense e alloggi; - Introduzione di gravi svantaggi per gli studenti stranieri, quali la triplicazione del valore della eventuale casa all'estero ai fini del calcolo ISEE.
Protestiamo contro questo decreto perché riteniamo inammissibile un tale ridimensionamento di un istituto come le borse di studio, che permettono a decine di migliaia di studenti capaci e meritevoli, seppur privi di mezzi, di accedere ai gradi più alti dell'istruzione. Come ci mobilitammo per i tagli imposti dallo sciagurato governo Berlusconi, con la legge 133 di Tremonti e la 240 della Gelmini, così anche oggi protestiamo, contro le discriminazioni territoriali e di censo, per l'Università pubblica, libera e accessibile a tutti, esigiamo che il decreto venga bloccato immediatamente.

Coordinamento per il Diritto allo Studio - Unione degli Universitari Pavia

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