In chiusura dei cinque giorni di sciopero della AMT di Genova e del raggiungimento di una "tregua" tra Comune e tramvieri, arriva la notizia che la Regione Liguria ha stanziato i fondi per l'acquisto di nuove vetture, necessarie per il rinnovo del vetusto parco macchine e per ridurre le spese di manutenziaone.
A Genova arriveranno 200 nuovi bus.
Sarebbe auspicabile che fossero tutti alimentati con metano, non solo per il minor inquinamento prodotto da questo combustibile ma anche in previsione della realizzazione del biodigestore che trasformerà in metano ( biometano) gli scarti biodegradabili dei genovesi.
Potrebbe essere proprio questo biometano, certamente fonte di energia rinnovabile, ad alimentare il nostro trasporto pubblico.
Si prevede che 50.000 tonnellate di frazione umida da raccolta differenziata possano produrre annualmente 6 milioni di metri cubi di biometano.
Invece di bruciare tutto presso l'impianto, per lucrare sui certificati verdi che premiano la sola produzione di elettricità, sarebbe meglio usare il biometano prodotto come combustibile per l'autotrazione, scelta che permetterebbe un suo uso più efficiente.
Questa scelta interessa anche Savona, in quanto a Cairo Montenotte si prevede di realizzare analogo impianto di biodigestione, e in prospettiva l'intera Liguria.
Per chi non lo sa ancora, la depurazione del biogas a biometano ne permette l'immissione diretta nella rete di distribuzione del gas e quindi la sua movimentazione dal luogo di produzione a quello di utilizzo, con il solo uso di infrastrutture già esistenti.
Per i deputati liguri di ogni schieramento, viste anche le larghe intese, un invito ad interessarsi al problema, in quanto nelle competenti commissioni parlamentari sono allo studio leggi per normare e incentivare l'uso del biometano prodotto con fermentazione anaerobica di rifiuti organici.
Cari Onorevoli, per favore, pensateci seriamente e vediamo di non perdere anche questo "tram".
Fonte: AMBIENTE LIGURIA ambiente_liguria@yahoogroups.com
2013-11-24
