Una “video mob” in difesa dei visoni e di tutti gli animali uccisi per diventare pellicce: 50 attivisti e altrettanti tablet che diffondono simultaneamente lo stesso filmato, realizzato appositamente per quest'inedita protesta. Così VIA DANTE E LA GALLERIA VITTORIO EMANUELE diventano teatro di un'iniziativa che svela cosa si nasconde dietro le quinte di questo indumento, ieri proposto spesso anche sotto forma di “inserto”, come nei cappucci di alcuni giubbotti e nelle bordature di scarpe, borse e cappelli. “Gli animali uccisi per la loro pelliccia soffrono e muoiono per diventare un oggetto di cui possiamo fare tranquillamente a meno, sono moltissimi infatti i materiali ecologici, caldi e confortevoli oggi in commercio. Dire no alle pellicce è un gesto di civiltà e rispetto verso gli animali”, sostengono i responsabili dell'associazione.
Fonte: Essere Animali