Una poesia che ho fatto nel 1970 quando ero a militare a Palermo (caserma di punizione ) con quello che stà avvenendo in questi giorni credo che sia attuale.
LICENZIATO
cosa fai, ti vedo solo e stanco,
il tuo viso è scuro,
solcato da profonde rughe.
Avanzi, mi vieni incontro,
mentre alle tue spalle
un rosso tramonto sembra cancellarti.
Le tue mani sono calli,
le tue spalle non conoscon peso,
i tuoi occhi non conoscon vita.
Cammini, molte volte incespichi
ti guardano, ridono,
ti seguono col dito, ma non fai caso a nulla.
Il tuo pensiero è altrove,
la casa, i figli, la moglie,
la fame che li renderà schiavi nel volere.
Sei ridotto male,
molti pensano al domani,
ma tu....difficilmente a solo stasera.
Gerelli Sante (Gussola) , 1970