Sulla diatriba interna al PD sulla vicenda Perri-Albertoni prende la parola Evelino Abeni,
nome storico della sinistra cremonese, confluito in SEL.
“Non mi interessa - afferma in una sua nota - prendere posizione in una disputa che mi pare sempre più assurdaed inconcepibile. Guardo, invece, con preoccupazione alla sostanza di ciò che è dato di vedere: quella di una giunta ed una maggioranza di centrodestra incapaci per le loro beghe interne, ma anche per la
mancanza di indirizzi programmatori chiari da seguire nella loro operatività, di amministrare
Cremona come la serietà e gravità della situazione richiederebbero.
Chiedere che questo centrodestra tolga il disturbo mi pare debba essere parte essenziale dell'iniziativa delle forze politiche che si oppongono all'attuale maggioranza.
Quando tale auspicabile evento possa verificarsi non è facile immaginare (talvolta la dinamica degli avvenimenti può avere, però, un corso più rapido di quanto si possa immaginare).
Di certo è dato di sapere che, nella primavera del 2014, per gli elettori cremonesi è fissato (se non dovessero verificarsi prima crisi insanabili nell'attuale maggioranza) l'appuntamento per il rinnovo
del Consiglio comunale.
A tale appuntamento, le forze oggi all'opposizione debbono, sin daora, prepararsi per proporre credibilmente ai cittadini una valida altemativa al centrodestra.
Non credo francamente che risulti utile, produttivo per tale prospettiva di cambiamento il dibattito
che mi pare avviato all'intemo del (di gran lunga) principale partito di opposizione, il Partito Democratico. Ci vuole sempre cautela nell'intromettersi nelle vicende che avvengono in casa (politica) d'altri (anche se si è vicini di casa) ma non credo proprio che dia forza ad una prospettiva di
cambiamento intonare, come stanno facendo alcuni esponenti del Pd, peàna al sindaco Perri per la riconferma di Albertoni alla presidenza dell'AEM».
In questo modo, afferma Abeni, si «accredita in Perri la figura al di sopra dei partiti, che usa il criterio della competenza nelle nomine delle persone rispetto alle indicazioni delle forze politiche (è sempre stato così per tutte le nomine?), trascurando tranquillamente che il sindaco proprio per
il ruolo che riveste, oltre che di primo cittadino, di capo di questa maggioranza non può essere assolto per lo stato di confusione e di immobilismo che si manifestano nel centrodestra cremonese.
Pare a me che anziché impegnarsi in un dibattito pro o contro Perri il Partito Democratico
dovrebbe assumere urgentemente una iniziativa/appello nei confronti di tutte le forze politiche (anche quelle non rappresentate in Consiglio comunale) e sociali che ritengono questo centrodestra (sia nella sua componente pidiellina che in quella leghista) dannoso per Cremona, affinché diano corpo ad un movimento che indicando alcuni prioritari obiettivi da realizzare, ne prepari l'alternativa rispetto agli appuntamenti
elettorali che verranno (a breve od a lunga scadenza).
Ciò, naturalmente, se si pensa che l'alternativa al centrodestra stia in una coalizione di centrosinistra, se possibile più larga ancora di quella che ha sostenuto la candidatura di Gian Carlo Corada nelle ultime elezioni comunali.
Se, invece, c'è già chi pensa anche nell'area del centrosinistra ad altre ipotesi (alla praticabilità di "listoni" o "listini" di non chiara collocazione politica) è difficile che possa assecondare tale iniziativa.
Ma io credo, spero, che il Partito Democratico sappia abbracciare con convinzione la prospettiva della netta alternativa al centrodestra, anche a Cremona come è avvenuto, recentemente, a Milano ed in altri
importanti comuni e province d'Italia».
Evelino Abeni
Sinistra Ecologia Libertà
