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Acqua. Tutelare al meglio i diritti dei cittadini | Comitato Acqua Pubblica

| Scritto da Redazione
Acqua. Tutelare al meglio i diritti dei cittadini | Comitato Acqua Pubblica

Per quanto se ne sa, è in corso in questi giorni la redazione dello statuto della "nuova" Padania Acque, il soggetto a cui sarà affidata la gestione del servizio idrico nei prossimi vent'anni; lo statuto è un po' come la "Costituzione" dell'azienda, ed è perciò bene procedere con la massima cura.

Come  Comitato Acqua sentiamo l'urgenza di evidenziare alcuni elementi che è molto importante siano inseriti al suo interno, per tutelare al meglio i diritti dei cittadini e la volontà sancita dai referendum del 2011.  Innanzi tutto, pur trattandosi di una spa e non (come chiediamo da sempre) di una azienda di diritto pubblico, lo statuto deve riconoscere a chiare lettere che l'oggetto del servizio non è una merce ma un diritto universale.

Da ciò derivano le note conseguenze su tariffe e minimo vitale, sulle quali non ritorniamo avendole più volte affermate, così come non ci dilunghiamo sul rispetto delle norme vigenti riguardo alle aziende in-house o sul divieto di effettuare atti di inciviltà come i distacchi di utenze morose. Il "di più" che questa nuova azienda deve segnare a proprio favore è il modo con cui si rapporta all'esterno e all'interno, che deve essere radicalmente diverso dal passato soprattutto in termini di trasparenza, equità e partecipazione. Occorre dunque che tutte le decisioni importanti dell'azienda prima di essere adottate siano discusse nei consigli provinciale e comunali, che gli atti essenziali di supporto a quelle decisioni siano resi pubblici con congruo anticipo e restino liberamente consultabili. E' essenziale che ogni organo collegiale della nuova azienda, ad iniziare dall'assemblea degli azionisti, deliberi e discuta in sedute pubbliche e che si preveda sempre la possibilità per esterni (con modalità regolamentate) di intervenire e presentare documenti. I lavoratori dell'azienda devono essere ufficialmente rappresentati negli organi decisionali e sarebbe bene si prevedesse anche una rappresentanza per la cittadinanza organizzata.

Sarebbe poi atto di equità stabilire un limite ai compensi maggiori dei dipendenti di alto livello e sancire il divieto di conferire incarichi esterni, se non per motivatissimi e limitati ambiti.
Infine, siccome anche il "come" si fanno le cose è importante, non ci risulta che sia stato sinora messo in campo alcun meccanismo né percorso di partecipazione della cittadinanza (forse neppure dei lavoratori): ne deduciamo che né il Comitato Acqua né altri soggetti che in questi anni si sono mobilitati sul tema sono stati giudicati degni di essere neppure consultati sulla redazione dello statuto. Nessuna offesa, vedremo di essere ancora più convincenti e propositivi nei prossimi anni.

per il Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese

Giampiero Carotti

Cremona, 14 gennaio 2014

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Convegno

"Per il diritto all'acqua, contro la tariffa-truffa dell'AEEG"

Milano

Sabato, 18 Gennaio 2014 (ore 14.30-18.30)

Sala ACLI - Via della Signora 3

Convegno

 

Costituzionalizzazione del diritto all'acqua, piena attuazione dei referendum, un nuovo e legittimo sistema tariffario e nuove forme di finanziamento del servizio idrico

A oltre due anni e mezzo dalla vittoria referendaria del 12 e 13 Giugno 2011 continua, in tutta Italia, la mobilitazione per la piena attuazione degli esiti referendari, a difesa dell'acqua e della democrazia.

Oggi, soprattutto con l'approfondimento della crisi economica e sociale, il tema del diritto all'accesso all'acqua torna ad essere di stringente attualità anche in Italia. L'applicazione dei referendum, oltre ad essere elemento sostanziale del rispetto della volontà popolare, è dunque un primo passo fondamentale nella direzione della piena realizzazione di tale diritto.

Per questo risulta decisivo avviare la discussione parlamentare e approvare la legge d'iniziativa popolare

“Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico” e constestualmente ridefinire un sistema di finanziamento del servizio idrico integrato che utilizzi, oltre alla leva tariffaria, anche la fiscalità generale e la finanza pubblica.

In tale contesto altro passaggio necessario è il ritiro della nuova tariffa del servizio idrico (Metodo Tariffario Transitorio) elaborata dall'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas perchè in palese violazione dell'esito del II° referendum visto che si stanno facendo rientrare dalla finestra i profitti garantiti per i gestori. Su questo il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, insieme alla Federconsumatori, ha promosso un ricorso al TAR

Lombardia il cui procedimento si apre proprio il 23 gennaio prossimo.

Il convegno, dunque, da una parte si pone l'obiettivo di denunciare come il diritto all'accesso all'acqua sia messo sotto attacco da diversi provvedimenti, a partire da un sistema tariffario illegittimo e da un sistema di finanziamento del servizio idrico non equo e insostenibile, e dall'altra di avviare un ragionamento sulla costituzionalizzazione di tale diritto.

Programma

Saluto di un rappresentante del Comune di Milano

Saluto del Comitato Milanese Acqua Pubblica - G. Procacci

Introduzione del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Interverranno:

• Emilio Molinari - Il diritto all'acqua come battaglia globale

• Corrado Oddi - Contro il sistema tariffario dell'AEEG, per il riconsocimento dell'esito referendario

• Marco Bersani - Il ruolo della finanza pubblica nel diritto all'acqua

• Interventi dei comitati territoriali su tariffa/Campagna di Obbedienza Civile

Apertura dibattito

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

2014-01-15

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