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AGRICOLTURA: SEL AL GOVERNO, RISCHIO DISIMPEGNO FONDI COMUNITARI| F.Bordo

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AGRICOLTURA: SEL AL GOVERNO, RISCHIO DISIMPEGNO FONDI COMUNITARI| F.Bordo

MINISTRO ASSENTE DAI LAVORI PARLAMENTARI
Se entro fine anno l’Italia non spenderà tutti i fondi comunitari previsti dai Programmi di sviluppo rurale 2007-2013, tali fondi saranno automaticamente disimpegnati con possibili effetti devastanti per il settore agricolo, già fortemente in crisi. Stiamo parlando di 497.214.280,87 euro, pari al 5,53 per cento del totale nazionale, di fondi comunitari a rischio. Il Governo intervenga per impedire il disimpegno automatico.

Lo afferma il capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà in Commissione Agricoltura on. Franco Bordo intervenendo in Aula per illustrare l’interpellanza di Sel sul rischio di perdere centinaia di migliaia di euro di fondi comunitari alle regioni per il settore agricolo.

Il 31 dicembre 2013 scadrà la dotazione finanziaria comunitaria pertanto, tutti gli importi stanziati che non saranno spesi entro quella data dalle regioni saranno automaticamente disimpegnati. Ad ottobre 2013 le regioni che risultano aver speso per intero la dotazione finanziaria prevista sono: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto e le province autonome di Bolzano e di Trento, mentre sono in ritardo tutte le altre.

A questo ritardo nella spesa da parte delle regioni, che rischia di mettere in ginocchio un settore già fortemente in crisi, si aggiunga, continua l’on. Bordo, l’inerzia del governo nelle scelte per la ripartizione della nuova PAC (Politica Agricola Comunitaria), a differenza dei nostri partners europei molto attenti al loro settore agricolo, con il risultato che l’Italia non ha una politica agricola degna dell’importanza di questo settore nell’economia nazionale.

Il Ministro, completamente assente dai lavori parlamentari, deve assolutamente intervenire presso le regioni affinché non si perdano i fondi e, conclude l’on. Bordo, deve colmare il ritardo sulla ripartizione dei nuovi fondi delle politiche agricole per i prossimi anni.

Lo rende noto l’ufficio stampa nazionale di Sel

Roma 6 dicembre 2013

SI ALLEGA IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE CON LE CIFRE REGIONE PER REGIONE

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, per sapere – premesso che:

in data 31 ottobre 2013 è stato reso pubblico da parte del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e dalla Rete rurale nazionale, il rapporto relativo alla «Programmazione finanziaria, all'avanzamento del bilancio comunitario e alla spesa pubblica effettivamente sostenuta in merito ai Programmi di sviluppo rurale 2007-2013»;

il rapporto mette in evidenza:

a) l'avanzamento della spesa pubblica e della corrispondente quota del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, nell'arco temporale che va dal 16 ottobre 2013 al 31 ottobre 2013;

b) la spesa pubblica (stimata) e la corrispondente quota del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale cumulate dal 1° gennaio 2007 al 31 ottobre 2013;

c) la spesa pubblica (stimata) e la corrispondente quota del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale a rischio disimpegno, «N+2»;

complessivamente, lo Stato italiano, a fronte di un importo comunitario stanziato per il periodo 2007-2011 pari a 6.121,63 milioni di euro, ha utilizzato 5.254,38 milioni di euro, cui occorre aggiungere 580,44 milioni di euro a titolo di anticipo del 7 per cento sviluppando una spesa pubblica complessiva pari a 10.467,9 milioni di euro;

il 31 dicembre 2013 scadrà la dotazione finanziaria comunitaria, (Programmi di sviluppo rurale 2007-2013) prevista nel Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale pari a 17.661.697.937,00, di cui 10.245.312.737,00 euro afferiscono alle regioni «Obiettivo Competitività» e 7.333.465.434,00 euro afferiscono alle regioni «Obiettivo Convergenza» e, pertanto, tutti gli importi stanziati che non saranno spesi entro quella data dalle regioni saranno automaticamente disimpegnati;

al 31 ottobre 2013 le regioni che risultano aver speso per intero la dotazione finanziaria prevista sono: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto e le province autonome di Bolzano e di Trento;

alla stessa data, secondo le stime della Rete rurale nazionale del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, le seguenti regioni hanno ancora potenzialità di spesa, indicata in parentesi, sia in termini assoluti che percentuali sul totale loro assegnato, da spendere entro fine 2013:

a) in «Obiettivo Competitività»:

1) Abruzzo (8.156.408,71 euro – 4,24 per cento dei fondi assegnati);

2) Friuli Venezia Giulia (4.525.255,10 euro – 3,78 per cento dei fondi assegnati);

3) Lazio (25.420.152,93 euro – 8,06 per cento dei fondi assegnati);

4) Liguria (4.641.245,05 euro – 4,05 per cento dei fondi assegnati);

5) Marche (19.324.717,33 euro – 8,88 per cento dei fondi assegnati);

6) Molise (8.455.836,34 euro – 9,10 per cento dei fondi assegnati);

7) Toscana (11.756.273,52 euro – 3,02 per cento dei fondi assegnati);

8) Sardegna (58.877.016,05 euro – 10,30 per cento dei fondi assegnati);

b) in «Obiettivo Convergenza»:

1) Basilicata (42.922.598,07 euro – 11,16 per cento dei fondi assegnati);

2) Calabria (45.268.354,76 euro – 6,96 per cento dei fondi assegnati);

3) Campania (99.006.247,33 euro – 8,91 per cento dei fondi assegnati);

4) Puglia (69.629.513,88 euro – 7,50 per cento dei fondi assegnati);

5) Sicilia (94.900.574,40 euro – 7,46 per cento dei fondi assegnati);

inoltre, risultano ancora disponibili fondi per la Rete rurale nazionale (4.330.087,39 euro – 10,44 per cento dei fondi assegnati);

per cui, al 31 ottobre 2013, i fondi comunitari a rischio disimpegno sono stimati in 497.214.280,87 euro, pari al 5,53 per cento del totale nazionale assegnato:

quali siano le motivazioni per cui una così ingente quantità di fondi comunitari assegnati all'Italia non sia ancora stata utilizzata a poche settimane dalla loro scadenza e quali azioni di propria competenza il Ministro interpellato intenda assumere, direttamente e presso le regioni interessate, al fine di determinare l'utilizzo di tutti i fondi comunitari entro il termine ultimo del 31 dicembre 2013, scongiurandone così il disimpegno automatico.

«Franco Bordo, Migliore».

(3 dicembre 2013)

-

On. Franco Bordo

Deputato della Repubblica Italiana

per Sinistra Ecologia Libertà

 

www.francobordo.it

Tel. 0372 1969211

Fax 0372 1969223

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