Per Mimica questo è un “momento decisivo per tutti i partner” che, quindi, devono “lavorare insieme per invertire l’attuale tendenza a ridurre gli aiuti all’istruzione”.
“La nostra azione può rappresentare un reale cambiamento per centinaia di milioni di ragazze e ragazzi in tutto il mondo, che non frequentano la scuola”, ha osservato il Commissario. “I 100 milioni di euro supplementari annunciati oggi consentiranno a oltre 25 milioni di bambini di concludere il ciclo d’istruzione primaria o secondaria. Invito altri soggetti a partecipare e ad essere all’altezza delle nostre ambizioni. Soltanto insieme possiamo garantire un’istruzione di qualità a tutti i bambini emarginati, compresi i più poveri, quelli in situazioni di emergenza o di conflitto, le ragazze sfavorite e i bambini con disabilità”.
L’impegno dell’UE sta dando buoni frutti. Ad oggi il sostegno dell’UE al partenariato globale per l’istruzione ha consentito ad altri 64 milioni di bambini di frequentare la scuola primaria nel 2014 rispetto al 2002. Anche il numero di bambini che completano la scuola primaria è passato al 73% nel 2014, dal 63% del 2002.