Egregio direttore, la segnalazione circa l’assenza di un percorso per non vedenti al Museo del Violino merita, a mio avviso, una riflessione più precisa e circostanziata. Il Museo non è vietato a ciechi ed ipovedenti. Le installazioni multimediali, quasi tutte con traccia audio, sono un presidio fondamentale in ognuna delle dieci sale. Ai visitatori è inoltre offerta, gratuitamente, una pratica audioguida che li accompagna nel percorso espositivo. Funziona in maniera automatica, intercettando il passaggio dell’utente da una postazione all’altra, ed è disponibile sia in lingua italiana sia inglese. Esiste poi un’intera sezione dove è possibile toccare la forma per realizzare gli strumenti e seguire in maniera tattile le fasi di lavorazione, ascoltare i rumori ed i profumi della bottega, sfiorare con le dita le fasce del violino, il fondo, la tavola, il riccio, sia in bianco sia verniciati.
Il personale,particolarmente attento e preparato, concortesia e professionalità sa accompagnare gli ospiti in difficoltà, offrendo spiegazioni ed assistenza in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, cinese e giapponese.
Vogliamo fare ancora meglio. Nel corso della riunione periodica, lo scorso 23 settembre, il comitato scientifico, presieduto dal professorRenatoMeucci, hadeliberato,traglialtri, interventiperabbattere ulteriormente le barriere sensoriali-percettive. Anzitutto sarà riqualificato e troverà nuova collocazione il percorso per non vedenti, già al Museo Civico e oggi in parte utilizzato nella sala didattica. Il comitato scientifico, in collaborazione con il Museo Civico, sta già lavorando al progetto. La realizzazione sarà curata dallo studio Arkpabi di Giorgio Palù e Michele Bianchi e sarà completata entro il 2016. Come sempre, insomma, cerchiamo di migliorare, sperimentando approcci, soluzioni ed esperienze, condividendo e affrontando le sfide prioritarie dell’inclusione e della partecipazione, ambiti necessari per una realtà come il Museo del Violino.
Virginia Villa (Direttore generale Museo del Violino)
